Teresa e Trifone, la mamma di Ragone: "Giosuè ci chiese i soldi per un debito di 25 euro con mio figlio"
Come scrive Il Gazzettino, la madre del militare ucciso conferma al telefono le rivelazioni di "Quarto Grado". Ma l'avvocato di Ruotolo mette in guardia sulla veridicità di queste affermazioni
Eleonora Ragone, la madre del giovane militare Trifone ucciso insieme alla sua fidanzata Teresa Costanza a Pordenone, conferma: "Giosuè Ruotolo ci ha avvicinato dopo l'omicidio, in albergo. Ci ha detto che aveva fatto un prestito a mio figlio; gli ho chiesto di quanto si trattava e mi ha detto che erano 25 euro. Ma a quel punto un commilitone è intervenuto dicendo di lasciarlo perdere".
Al telefono, arriva quindi la conferma di quanto già dichiarato dalla signora dalla trasmissione "Quarto Grado" di Rete4. Le parole pronunciate da Giosuè, secondo il racconto della mamma di Trifone, sono parole che fanno "gelare il sangue", scrive Il Gazzettino, ma sulla cui veridicità avanza dei dubbi Roberto Rigoni Stern, l'avvocato che difende il commilitone ed ex inquilino di Ragone, finora unico indagato per il duplice omicidio di Pordenone.
Il legale di Ruotolo mette in guardia:
"Occorre prestare molta attenzione alle dichiarazioni fornite in questo delicato momento delle indagini, in quanto potrebbero essere oggetto di profili penali di responsabilità. Stanno uscendo dichiarazioni inverosimili che sono al vaglio della difesa e saranno oggetto di possibili denunce e querele"
Le indagini sono infatti molto delicate. L'attenzione ora è tutta per quella traccia ritrovata sulla cintura di sicurezza dell'auto di Ruotolo, mentre il movente resta ancora un mistero. Denaro? Motivi passionali?
