Fondi regionali per spettacoli teatrali inesistenti: la truffa da due milioni di euro
In Sicilia la Guardia di Finanza ha denunciato oltre settanta persone. "Gli spettacoli fantasma e la truffa da due milioni di euro" titola L'Espresso
Una truffa per "spillare" fondi che la Regione Sicilia destinava alle attività culturali.
"Gli spettacoli fantasma e la truffa da due milioni di euro" titola L'Espresso.
La truffa funzionava in questo modo: si fingeva di allestire spettacoli d'alto livello, tragedie classiche o prosa in dialetto, per avere i fondi regionali. ma poi i progetti non si trasformavano mai in qualcosa di reale. L'unica cosa reale erano i soldi, che finivano nelle tasche di operatori culturali di vario tipo.
Nell'isola la Guardia di Finanza ha denunciato oltre settanta persone: dai presidenti ai direttori artistici di molte compagnie siciliane. Tra gli indagati c'è anche il marito di Emma Dante.
Gli spettacoli "promessi" erano numerosi: da rappresentazioni teatrali con nomi importanti fino a rassegne d'avanguardia nelle zone più sperdute della Sicilia.
Tutto parte nel 2007 quando l’ex governatore Salvatore Cuffaro decide di scrivere una leggina ad hoc per sostenere lo sviluppo di attori e compagnie. Nel suo sogno di grandeur alla siciliana vuole riportare nei grandiosi teatri lasciati dai greci le opere di Eschilo e la tradizione della prosa in dialetto.
Quando le Fiamme Gialle decidono però di vederci chiaro e di fare una prima verifica lo scenario che si apre davanti ai loro occhi è desolante: "Niente artisti di fama nazionale, nessuna rappresentazione, contraffatti i documenti, costi dichiarati ma mai sostenuti, contributi previdenziali non versati" scrive Michele Sassi sul settimanale.
Su novantuno organizzazioni teatrali passate sotto la lente delle Fiamme Gialle ci sono state ben settantadue denunce a presidenti, direttori artistici e responsabili di associazioni teatrali. Epicentri dello scandalo sono Catania e Palermo, dove vanno in scena gran parte degli spettacoli.
