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Venerdì, 26 Aprile 2024

Pena di morte, 40 minuti di agonia e ultimo pasto negato: "Costava troppo"

A Clayton Lockett, il condannato morto di infarto sul lettino del boia dopo il fallimento dell'esecuzione, i carcerieri dell'Oklahoma hanno negato anche l'ultimo pasto perchè "costava troppo"

La sua esecuzione continua a far discutere, e non solo per la lunghissima e insopportabile agonia che gli è stata imposta. A Clayton Lockett, il condannato morto di infarto sul lettino del boia dopo il fallimento dell'esecuzione, i carcerieri dell'Oklahoma hanno negato anche l'ultimo pasto perchè "costava troppo", scrive il New York Times.

L'uomo in base a quanto si apprende aveva ordinato bistecca, gamberi, una patata arrosto e una fetta di torta, ma la sua richiesta era stata rifiutata perchè superava il tetto di 15 dollari previsto dal penitenziario.

Particolari che stanno lasciando il segno nell'opinione pubblica americana e riaccendendo il dibattito sulla pena di morte.

Lockett è rimasto su quel lettino per 40 minuti di agonia e sofferenze. Poi è morto per un attacco di cuore. Il 38enne era stato condannato alla pena capitale per aver sparato a una ragazza di 19 anni e poi averla seppellita viva.

Dopo la prima iniezione di anestetico - che precede quella letale - Lockett è stato dichiarato privo di sensi. Tuttavia quando è iniziata la somministrazione del primo dei due farmaci letali, il corpo dell’uomo ha cominciato improvvisamente a muoversi, i suoi piedi e le sue braccia ad agitarsi. Una vena si era rotta e il farmaco non aveva fatto effetto.

Informazioni certe non ce ne sono, da sempre è segreto il mix delle iniezioni letali, perché le case farmaceutiche per timori politici rifiutato di fornire le informazioni sulle droghe.

Fonte: New York Times →
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