Umberto, imprenditore "cattolico" che offre ai suoi dipendenti gay il congedo per sposarsi

Umberto Costamagna ha 58 anni ed è a capo di una società di call center, la "Call & Call". La sua azienda è finita addirittura sul Corriere della Sera. Il motivo: un accordo sindacale, operativo dal primo agosto, per riconoscere il congedo matrimoniale anche alle coppie dello stesso sesso.

E così, anche se in Italia questo diritto non è concesso, alla "Call&Call" si può usufruire di 15 giorni di assenza retribuita dal lavoro per i dipendenti omosessuali che si sposano (o stringono un’unione civile) all’estero.

Tutto è partito da Elisa - racconta il Corriere della Sera - operatrice del call center di Pistoia. Elisa ha chiesto il permesso per la cerimonia che il 30 settembre, in Germania, la unirà in matrimonio alla sua compagna, Valentina, 34 anni.

La prima risposta dei responsabili del personale era stata: «La legge non lo prevede». Ma hanno segnalato la questione al presidente, che si è mosso di persona. E non solo ha garantito la licenza a Elisa, ma, d’accordo con il consiglio di amministrazione, l’ha introdotta per tutti i dipendenti.

Call & Call è un’azienda tutta italiana, sei sedi sparse per la penisola, da Cinisello Balsamo a Locri, in Calabria, 2300 assunti a tempo indeterminato su 2500 lavoratori.

Costamagna è un cattolico praticante e cita di continuo Don Milani e la dottrina sociale della Chiesa, "che sull’etica applicata all’economia e più avanti di tutti".

La sua posizione la definisce "tutt'altro che buonista" in quanto porta ottimi risultati sul fronte della produzione. "Riconoscere i diritti delle persone, farle stare bene non è buonismo: significa farle lavorare meglio. Come dice il cardinale Dionigi Tettamanzi, l’etica nel mondo dell'impresa non è un freno, è un’accelerazione".