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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scuola Roma

Caos all'università, annullati i test d'ammissione alla laurea specialistica

Sconcerto tra gli studenti della Facoltà di Psicologia dell'Universita statale di Roma Sapienza a seguito, in sole 48 ore, di pubblicazione, revoca e annullamento delle graduatorie che stabiliscono chi entra e chi no al biennio finale di laurea specialistica: pronti ricorsi e diffide. Tutte le tappe di una vicenda che farà discutere a lungo

Caos e sconcerto tra gli studenti della Facoltà di Psicologia dell'Universita statale di Roma Sapienza a seguito, in sole 48 ore, di pubblicazione, revoca e annullamento delle graduatorie che stabiliscono chi entra e chi no al biennio finale di laurea specialistica, una volta ottenuta la triennale magistrale. Con proprio decreto il Magnifico Rettore del più grande e prestigioso ateneo d'Italia, Eugenio Gaudio, ha disposto a far data da ieri l'annullamento e la ripetizione dell'esame di selezione che lo scorso 4 settembre hanno stabilito ammessi e non ammessi fra gli psicologi laureati con diploma magistrale triennale ai succesivi cinque diversi corsi biennale a numerro chiuso di laurea specialistica: Psicologia della Comunicazione e del marketing; Neuroscienze cognitive e Riabilitazione psicologica; Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense; Psicologia dello sviluppo tipico e atipico; Psicologia clinica, Psicopatologia dinamica dello sviluppo.

Psicologia Roma. Che cosa è successo

A presentarsi alle prove meno di due settimane fa erano stati in 790 studenti provenienti da diverse parti d'Italia. A superare la selezione 675: 140 i posti assegnati a psicologia clinica, 115 a psicologia applicata, 115 a psicologia dello sviluppo, 115 a neuroscienze 75 a psicologia del marketing e della comunicazione, 115 a psicoplogia dinamica. Il decreto di annullamento firmato ieri dal Rettore della Sapienza si accompagna all'annuncio della ripetizione della selezione nei prossimi giorni, riservata ai candidati già esaminati lo scorso 4 settembre. Il condizionale è però molto d'obbligo. Perchè i 650 laureati magistrali che in meno di due giorni si sono visti prima chiamati e accolti dall'Università nelle esclusive scuole specialistiche e poi con poche righe sbattuti fuori, sono ben determinati a dare ora battaglia politica e legale, convinti di essere stati defraudati dalla difficile e ambita meta faticosamente finalmente raggiunta per qualcosa di tutt'altro che chiaro e trasparente.

A determinare la drastica decisione che ha gettato nel caos studenti docenti e corsi a Psicologia della Sapienza è stata la 'presa d'atto' che, come afferma il Rettore nel decreto pubblicato in data 15 settembre sul sito della stessa Facoltà, non è possibile correggere gli errori riscontrati in alcuni abbinamenti fra prove d'esame computerizzate e candidati, poichè una 'disfunzione tecnica nei sistemi di correzione informatizzata degli elaborati ha condotto a un insanabile e generalizzato disallineamento tra elaborati e griglie di correzione, tale da comportare una errata formulazione della graduatoria'. Con l'aggravante che '40 dei totali 90 quesiti somministrati ai candidati per la prova non risultano inediti, essendo stati utilizzati per le prove di ammissione ai medesimi corsi di studio negli anni accademici precedenti e diffusi attraverso social media'.

A leggere le motivazioni del provvedimento sembra evidente che quel giorno a Psicologia (o meglio nelle aule 1,2,3,4 e 5 della facoltà di Economia dello stesso ateneo romano, in via del Castro Laurenziano dove si sono svolte le prove) il rigoroso tessuto che regola la serietà delle selezioni di ammissione alle all'università di Roma abbia fatto acqua da tutte le parti. 'Il mantenimento e il completamento della procedura concorsuale - decreta il Rettore- esporrebbe l`Ateneo al rischio concreto ed attuale di ricorsi, attivabili da parte di chi dovesse ritenersi pregiudicato nell'esercizio dei propri diritti, proprio a causa della errata correzione dei test e della conseguente graduatoria, determinatasi su una errata valutazione dei candidati'. E ancora: 'dette disfunzioni nella correzione dei test di ammissione hanno reso i risultati della prova, così come cristallizzati nella graduatoria, non utilizzabili ai fini di una oggettiva e imparziale selezione dei candidati e della meritevolezza degli stessi'. Sono 'altresì venuti meno i principi e le garanzie di par condicio tra i candidati, atteso che, in conseguenza della pubblicità di parte dei quesiti nonchè delle segnalate disfunzioni è risultata l`assoluta mancanza di criteri oggettivi, applicabili in modo uniforme, per procedere ad una valutazione degli elaborati dei candidati secondo le prescrizioni e le modalità del bando di concorso'.

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