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Sabato, 27 Aprile 2024
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La malattia non conosce genere: l’umanità nemmeno

Sfidare il silenzio e raccontare l’umanità dietro la malattia è un dovere di tutti

Tutti vorremmo avere una vita tranquilla, senza pensieri, ansie o paure, una vita senza dolore; la realtà, come ben sappiamo, non è affatto così.

Capita spesso che le persone che amiamo si ammalino e quando ciò succede purtroppo l’esistenza di tutti viene profondamente stravolta.

Affrontare una malattia oncologica è un percorso difficile, non solo per chi la vive direttamente, ma anche per coloro che gli sono accanto. 

In aggiunta, la società in cui viviamo spesso ci suggerisce (per non dire impone) come dover vivere il dolore. Si aspetta infatti che le donne siano le caregiver (coloro che forniscono assistenza), e che gli uomini debbano sempre mostrarsi forti, solidi e non inclini a mostrare paure.

La verità non potrebbe essere più diversa. Un contesto di tranquillità e di vicinanza alle persone amate migliora sicuramente la generale qualità della vita e offre conforto e speranza anche nei momenti più bui.

La gestione delle emozioni durante la malattia è fondamentale per il benessere di tutti coloro che ne sono coinvolti.

Ed è proprio per questo che nasce #AFiancoDelCoraggio.

Una luce nel buio

#AFiancoDelCoraggio è un premio letterario organizzato da Roche S.p.A che, dal 2016, rappresenta un faro di speranza e consapevolezza nella lotta contro il silenzio e la negazione delle emozioni maschili in situazioni così difficili. 

Il concorso mira a raccogliere storie vere di uomini che condividono il delicato percorso di vita durante la malattia oncologica delle donne della loro vita, siano esse mogli, madri, sorelle, fidanzate o amiche.

Lo scopo è quello di far sentire gli uomini meno impreparati, meno inadeguati, e le donne meno sole.

“La cronaca degli ultimi giorni ci pone ancora una volta davanti alla responsabilità di affrontare un serio dibattito, a tutti i livelli della società civile, sui ruoli di genere. Con #afiancodelcoraggio abbiamo scelto la lente narrativa specifica degli uomini proprio per permetterci di ribaltare gli stereotipi di genere, dando spazio alle storie positive di chi, davanti alle difficoltà, decide di rimanere e di trovare lo slancio necessario per andare avanti – racconta Benedetta NicastroCommunication Head di Roche S.p.a. e Segretario Generale del Premio – Lo facciamo con l’obiettivo di far sentire gli uomini meno impreparati e le donne meno sole nell’affrontare un percorso di malattia”

#AFiancoDelCoraggio - Premio letterario organizzato da Roche S.p.A

Il potere della narrazione

La giuria tecnica del premio ha selezionato 10 storie dalle quali, tramite votazione pubblica sui social, ne sono state selezionate 3: Soldatini, Maturità, La teoria dei colori.

Queste 3 sono diventate soggetti cinematografici, a cura degli studenti del corso di scrittura per giovani sceneggiatori “Creare Storie” di Fondazione Anica Academy e, dopo un’attenta scelta da parte di una giuria composta da rappresentanti istituzionali, associazioni di pazienti, Opinion Leader medico-scientifici, giornalisti, professionisti della comunicazione e del linguaggio cinematografico, la vincitrice è diventata un cortometraggio e uno spot, trasmesso in televisione.

La storia che ha trionfato al concorso di quest’anno è “Soldatini”.

Gli abbiamo raccontato che ogni volta che la mamma andava in ospedale le iniettavano tanti piccoli soldatini, che sparavano a queste cellule cattive e che combattevano. Lui faceva un sacco di domande del tipo: “oggi i soldatini quante cellule ti hanno ammazzato?”

Si invita a leggerle tutte, poiché nonostante sia una sola a vincere, da questo concorso nessuno esce sconfitto. Qualcuno potrebbe trovare la forza necessaria in qualsiasi di queste testimonianze. 

Non c’è vergogna nel chiedere aiuto

Lo scopo di #Afiancodelcoraggio non è quello di decretare un vincitore, una storia migliore, ma è un appello alla condivisione, perché dalla cultura nasce la consapevolezza e dalla consapevolezza nasce la comprensione.

“Il premio #alfiancodelcoraggio è un’iniziativa di grande valore sociale che tiene alta l’attenzione su un tema molto importante che tocca la vita di tante famiglie – spiega il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli – Ringrazio Roche che, anche quest’anno, dà voce a chi vive ogni giorno al fianco di una persona con una patologia oncologica. Nelle loro storie di vita c’è tutta la forza e il coraggio di chi affronta una grave malattia e di chi se ne prende cura. A tutti loro, uomini e donne che amano e curano i propri cari spesso facendo rinunce e restando isolati, a tutti coloro che con coraggio non smettono mai di essere un sostegno per le persone che amano, va il mio grazie, dal profondo del cuore. Con l’istituzione del tavolo interministeriale per il caregiver familiare ci impegneremo per dare ai caregiver il giusto riconoscimento e la speranza di non sentirsi più soli”.

In un percorso così delicato e provante non si è soli, mai. Ogni testimonianza è un atto di coraggio che contribuisce a sfatare i tabù che legano la nostra società. La condivisione delle esperienze può essere una fonte di supporto preziosa, creando una rete di solidarietà che aiuta ad affrontare le sfide con forza e speranza.

Il coraggio è dentro ognuno di noi, basta sapere solo dove cercare.

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