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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il caso gioielli tiene banco nel Circus: "Se Hamilton non vuole togliersi i gioielli, non corra"

Il sette volte campione del mondo ha ottenuto a Miami una deroga per due gare prima di doversi adeguare al regolamento. Aumentano le prese di posizione perchè la norma sia applicata

"Se Hamilton non vuole togliersi i gioielli, non corra"

Nel Circus aumenta il numero di coloro che vogliono che il sette volte campione del mondo rispetti il regolamento

In F1 continua a tenere banco il caso gioielli che vede come grande protagonista Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, nella conferenza stampa della vigilia del Gp di Miami, sull’applicazione rigorosa della regola che vieta i gioielli ai piloti per ridurre il rischio di gravi ustioni in caso di incendio della vettura, aveva detto:

“Vietare i gioielli a noi piloti? Mi pare un passo indietro, soprattutto se pensiamo ai problemi seri che dovremmo affrontare: sono 16 anni che frequento questo ambiente e ho sempre indossato dei gioielli, ma mi pare inutile e superfluo addentrarci in questa disputa. Mi sento un alleato di questo sport e della F1, credo ci siano questioni più importanti da dover affrontare. Se non mi fanno correre? Ci sono cose interessanti da fare in città...".

F1, Hamilton: il caso gioielli

In quell’occasione il pilota della Mercedes ha ottenuto una deroga. Per ora ha due gare di tempo per mettersi in regola, togliendosi i piercing e gli anelli. Dovrà rispettare la norma a partire dal Gran Premio di Monaco del 29 maggio, l’appuntamento glamour per eccellenza, dove avrà gli occhi di tutti puntati addosso e dovrà presentarsi senza  gli orecchini e il piercing al naso con cui abitualmente gareggia. Hamilton ha sottolineato come quest’ultimo non possa essere rimosso facilmente.

Il regolamento, nel dettaglio, vieta di indossare collane, gioielli e oggetti metallici di qualsiasi tipo sotto tuta e casco e bandisce anche anelli e piercing.

Viene sottolineato come aumentino le conseguenze delle ustioni, a causa della conduzione del calore e come la presenza di collane e di altri gioielli “può ritardare le operazioni di soccorso dei medici e la diagnosi o gli eventuali trattamenti da fare in seguito, oltre a creare impedimento per la rimozione del casco e degli altri equipaggiamenti tecnici in caso di incidente”.

In F1 la sensibilità verso i rischi derivanti da un incidente capace di scatenare le fiamme è decisamente aumentata dopo l’incendio della Haas di Grosjean in Bahrain nel 2022. Da allora è aumentata la prevenzione anche verso questo tipo di evento, che non si verificava da molti anni.

Nel Circus, stanno aumentando, le prese di posizioni di coloro che chiedono che Hamilton non ottenga altre esenzioni e rispetti il regolamento.

F1, caso gioielli: "Hamilton rispetti il regolamento"

Il boss della McLaren, Andreas Seidl, in un'intervista a Motorsport-Total, ha detto: “È una regola che è in vigore da non so da quanti anni e se hai lavorato in altre categorie, non se ne parla nemmeno. Se non ti piace toglierti i gioielli o se non vuoi indossare i tuoi slip ignifughi, semplicemente non guidi, è piuttosto semplice e diretto."

“Spetta a Lewis, ci sono multe che si applicano. È come se qualcuno andasse oltre la velocità massima per strada, non puoi impedirgli di farlo, ma si riceve una multa, anche se è stato fortuito. Non puoi permettere che ci sia disparità, ci deve essere una regola per tutti.” conclude il tedesco.

Anche Alex Wurz, ex pilota di F1 e presidente della GPDA, l'associazione piloti, sottolineando come Hamilton debba rispettare la norma ha detto: “Dobbiamo lavorare insieme. È una regola che esiste per un motivo.”

Wurtz ha ricordato di aver parlato di questo tema con Kris Nissen, il pilota danese che fu vittima di un incidente con incendio nel 1988 al Fujii che l'ha segnato per il resto della sua vita.

Per lui, la cosa più dolorosa dopo l'incendio, che non fu un incendio lungo, è stato il nastro delle sue mutande che gli bruciava la pelle. Ha detto che sono stati anni di agonia e dolore.

Un episodio raccontato per sottolineare l’importanza delle mutande ignifughe e dei gioielli.

Il presidente della Fia, Ben Sulayem, spera in un cambio di atteggiamento da parte di Hamilton: "Mi piacerebbe che Lewis, come ambasciatore, fosse un modello da seguire per inviare il messaggio corretto ai giovani piloti per evitare una tragedia. Dobbiamo farlo per una buona causa."

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