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Sabato, 27 Aprile 2024
Da Parigi

Alcaraz che paura: soffre, annulla un match point e vola al terzo turno del Roland Garros

Partita epica tra la nuova stella del tennis mondiale ed il connazionale spagnolo Ramos-Vinolas terminata solo al quinto set e dopo oltre quattro ore e mezza di gioco

Poteva essere la più grande sorpresa della giornata ma anche quella del torneo ed invece si è trasformato in un grande spavento per i tifosi spagnoli e per tutti gli ultras di Carlos Alcaraz. Il nuovo fenomeno spagnolo di appena 19 anni che solo qualche settimana fa ha eliminato nello stesso torneo prima di vincerlo a Madrid sia Nadal che Djokovic e che quest’oggi si è salvato al quinto set e dopo aver salvato un match point nel quarto, sul nuovo bel campo Simonne Mathieu all’interno delle serre d’auteil, contro il 34 enne mai domo Ramos Vinolas. 61 67 57 76 64 il punteggio finale per Alcaraz, numero 6 del mondo e dato tra i favoriti alla vittoria finale insieme a Nadal (vincitore qui per ben tredici volte e Djokovic attuale numero uno del mondo), dopo quattro ore e 34 minuti di gioco.

Di fatto quest’oggi il 34enne Ramos Vinolas che è stato anche numero 23 del mondo nel 2017 e nel 2016 aveva raggiunto i quarti di finale proprio qui a Parigi, si è dimostrato essere una montagna difficilissima da scalare recuperando da tre a zero sotto nel quinto set.

Una prova di carattere, di tenuta fisica e mentale che porta il giocatore spagnolo ancora ad un livello superiore tra quei campioni che riescono a vincere anche questo tipo di partite dove tutto va storto e grazie soprattutto ad una grande tenuta mentale.

Si preannuncia un quarto di finale molto interessante dove potrebbe affronterare il numero tre del mondo il tedesco Alexander Zverev  che, a sua volta, ha dovuto annullare un match point e recuperare due set di svantaggio contro il piccolo ma coriaceo argentino Sebastian Baez quest’oggi.

Gli italiani

Bilancio in chiaro scuro per i colori azzurri ma secondo pronostico con Martina Trevisan che sfrutta un tabellone favorevole e sconfigge in due veloci set la linette con il punteggio di 63 62 in appena un’ora e 18 minuti. Ora punta ad eguagliare gli splendidi quarti di finale raggiunti qui nel 2020 e comunque ha già superato il risultato dello scorso anno ovvero il secondo turno ma soprattutto è ritornata, con il risultato odierno, tra le prime cinquanta giocatrici del ranking.

Fabio Fognini, invece, è stato sfortunato e si è dovuto ritirare per un presunto stiramento alla coscia destra, cosi come ha annunciato lo stesso giocatore in conferenza stamoa, al terzo set mentre era sotto 64 76 32 contro l’olandese dal cognome impronunciabile Van De Zandschulp.

La giornata dei bambini

Il mercoledì è la giornata in cui al Roland Garros iniziano le partite di secondo turno ed in cui i viali sono invasi da migliaia di bimbi festosi della scuole tennis. Prima di concentraci sulle partite di oggi ci siamo fatti un giro per il bellissimo impianto dei Bois de Boulogne che negli ultimi anni e durante la pandemia ha subito un restyling veramente notevole.

Innanzitutto è scomparsa la piazza dei Moschettieri o meglio è stata completamete modificata e reso più agibile quello spazio tra il campo centrale e quello che uno volta era il mitico campo numero 1, quello a forma circolare con impressi i nomi dei vincitori del passato compresi quelli di Nicola Pietrangeli ed Adriano Panatta. Il maxi schermo è rimasto ma c’è molto più verde e ci sono delle sdraie da spiaggia per prendere il sole.

La cosa, però, che salta maggiormente agli occhi è il nuovo centrale. Il campo Philippe Chatrier che tra il 2018 ed il 2020 è stato completamente ristrutturato e reso ancor più bello e funzionale mantenendo i 15 mila posti a sedere ma con una visibilità resa ancor migliore. Ma soprattutto con un mega investimento di oltre 300 milioni di euro complessivi è stato dotato di un tetto, in funzione dal 2020, composto da 11 ali (una sorta di tapparella gigante) alte 3 metri, da 330 tonnellate ognuna e dalla lunghezza di 107 metri di apertura, un ettaro di superficie, 8 mila ettari di acciaio che si chiude con un sistema a scorrimento in 15 minuti. Una sorta di opera d’arte all’interno del “museo del tennis” su terra rossa.

Da Parigi, Daniele Flavi (Agl)

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