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Venerdì, 26 Aprile 2024
La tragedia

Rientrata in Italia la salma di Ituma, la madre: "Cancellati i messaggi dal telefono"

Martedì si svolgeranno i funerali della giovane pallavolista tragicamente morta in Turchia, a giorni sono attesi i risultati dell'autopsia. Le compagne: "Non riusciamo a capacitarci dell'accaduto"

La salma della giovane pallavolista Julia Ituma è rientrata in Italia. I funerali della 18enne giocatrice della Igor Gorgonzola Novara, trovata morta giovedì mattina a Istanbul, dopo essere precipitata dal sesto piano dell'albergo dove si trovava con il resto della squadra, sono previsti martedì.

Tra le compagne di squadra prevale ancora lo stupore per il gesto di cui non si riescono ancora a capire le motivazioni. "Avremmo tanto voluto che Julia condividesse con noi il suo dolore, perché nella vita come nello sport qualsiasi ostacolo diventa più facile da superare se lo si affronta assieme, come una squadra", affermano in una nota congiunta diffusa dalla società Igor Volley Novara. "Non riusciamo a capacitarci dell'accaduto, non riusciamo a farcene una ragione: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, altrimenti saremmo intervenute, sostenendoci come siamo abituate a fare ogni qualvolta qualcuna di noi si dovesse trovare in difficoltà".

Ituma, promessa della pallavolo italiana di 18 anni, nata a Milano da genitori nigeriani, è stata trovata morta giovedì mattina fuori da un hotel di Istanbul dopo una caduta dal sesto piano. Proprio nella città turca poche ore prima la pallavolista aveva giocato i quarti di Champions con la sua Igor volley Novara, perdendo 3-0 contro l'Eczacibasi Istanbul. Le ultime immagini di lei sono riprese in un video delle telecamere di sorveglianza dei corridoi dell'albergo. Nel video si vede Julia mentre cammina da sola, prima parla al telefono, poi si siede per terra, dove resta per quasi un'ora, e infine rientra nella sua stanza, condivisa con la compagna di squadra Lucia Varela Gomez, che ha spiegato di avere parlato con lei prima di addormentarsi, senza rendersi conto di niente.

Giovedì, in serata, a Istanbul era arrivata anche la madre di "Titu", come tutti chiamavano la 18enne. Accompagnata dalla sorella, zia della ragazza, la donna ha raggiunto l'hotel dove soggiornava la squadra. Ora, tornata in Italia, denuncia la scomparsa di tutti i messaggi dal telefono della figlia. Il telefono di Julia è stato sequestrato dalla polizia e poi consegnato al personale del consolato italiano a Istanbul. "Io l'ho visto, ma era completamente vuoto", ha detto a La Repubblica. "L'ho acceso, ma dentro non c'era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp. Anzi, sparita anche la app di WhatsApp". Il perché non se lo spiega, "gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto per capire con chi ha parlato e chattato prima di morire. Ma voglio saperlo anche io, ne ho il diritto. Invece mi ritrovo un telefono vuoto".

Ieri è stata eseguita, presso l'istituto di medicina legale di Istanbul, l'autopsia sul corpo della giovane ma per gli esiti degli esami, che dovranno anche essere tradotti in italiano, serviranno alcun giorni. Per rispettare il dolore della famiglia e delle compagne, la Lega pallavolo femminile ha disposto il rinvio al 19 aprile della partita di campionato tra Novara e Chieri, un match tutto da dedicare a Julia. E una dedica commossa alla 18enne è arrivata anche dalla Turchia, dall'azzurra Alice D'Amato che ha conquistato il bronzo conquistato ai Campionati d'Europa di ginnastica artistica. "La medaglia è anche per Julia Ituma, che era venuta in Turchia come me per un sogno sportivo e purtroppo non c'è più".

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