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Sabato, 27 Aprile 2024
Il racconto

Troppie, triangoli e coppie aperte: chi sono e come vivono i poliamorosi

Roberto, Alessandro e Antonio stanno insieme da aprile. Alberto e Giorgia da 17 anni, fanno gli insegnanti e hanno due figli: “Siamo famiglie come le altre, e rivendichiamo il diritto di esserlo. Il sesso? Non è come pensa la gente”

Sul campanello ci sono tre cognomi. Uno è aggiunto sotto ai primi due, scritto a penna su una di quelle etichette che si mettono sui quaderni di scuola. La “troppia”, la loro relazione poliamorosa, è nata meno di un anno fa. “Per me è stato come trovare l’amore due volte”, dice Roberto Barra, 27enne studente di chimica, l’ultimo arrivato. Antonio Scordino e Alessandro Maio stavano insieme già da 12 anni, con tanto di unione civile nel 2019. “Ci siamo conosciuti a Reggio Calabria, da dove veniamo entrambi. Quando ha scoperto la mia età non mi ha parlato per il resto della serata”, scherza Maio, informatico di 31 anni, dieci in meno di Antonio. “La nostra relazione è come un triangolo equilatero, dove tutti hanno la stessa importanza, gli stessi diritti e gli stessi doveri. C’è chi ama una volta sola e per tutta la vita, ma per tante altre persone non è così. Basterebbe accettare semplicemente questo”.

Di fatto Scordino ha quindi un marito e un fidanzato: “Abbiamo tre coppie e una troppia, come se fossero quattro relazioni. È tutto moltiplicato, l'amore, la gioia, i dolori e le opportunità. E non hai visto la nostra agenda. Ci servirebbe una segretaria per gestire tutti gli impegni: quelli individuali, di coppia e di troppia. Stiamo facendo anche un percorso di terapia di troppia con una psicologa, proprio per aiutarci a gestire al meglio tutte queste dinamiche”. 

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