rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024

Le pagelle

Roberta Marchetti

Giornalista

Abbiamo ascoltato le canzoni di Sanremo: promossi e bocciati

Una consolle al centro dello studio M2 di via Mecenate, a Milano. Dietro Amadeus - accanto a dj Massimo Alberti al mixer - per far ascoltare in anteprima ai giornalisti i 30 brani di Sanremo 2024. Un'immagine decisamente appropriata visto il dilagare in questa edizione delle canzoni uptempo. Dance, elettropop, hip-hop/rap, questi i generi che si passeranno il testimone sul palco dell'Ariston. Grande assente il rock. Ghali e Dargen D'Amico gli unici che sfiorano temi sociali e politici, Fiorella Mannoia e Bigmama affrontano la tematica femminile. Per il resto si parla d'amore, sviscerato con melodie ben lontane dalle classiche ballate. Tanto ritmo - e considerando l'abbondanza delle canzoni, in effetti, serve - ma il rischio è la ridondanza. Più che il Festival della canzone, sarà quello delle radio. 

Promossi e bocciati

Al primo ascolto sono poche le canzoni che arrivano, imponendosi già in cima. Quelli che sgomitano per il podio si contano su una mano, mentre gli altri se la giocano a metà classifica. In fondo i più giovani, alcuni ancora troppo acerbi per una vetrina così importante e competitiva. Poi, ovvio, tutto può succedere. Di certo c'è che 30 cantanti sono un azzardo, soprattutto perché a restringere di un po' la rosa non si sarebbe lasciato fuori nulla di eclatante e irrinunciabile. 

Clara, rimandata
Vincitrice di Sanremo Giovani, bisogna vedere come se la caverà accanto ai Big. La sua "Diamanti grezzi" è un pezzo pieno di energia, anche se di originale ha poco. A proposito di contaminazioni, lo stile sembra quello di Madame, ma la strada per arrivarci è ancora lunga. Ha voluto la bicicletta? E adesso...

Diodato, promosso
Nessuna intro, inizia subito a cantare. "Ti muovi" è una ballata d'amore senza infamia e senza lode. Bella, ma nulla di travolgente. "Davvero è questo quel che vuoi, un sorso di veleno e poi" canta come in pochi sanno fare, però stavolta non ha il testo - né la musica - di "Fai rumore", che resta il gigante con cui ormai deve confrontarsi ogni volta. Certi successi sono un'arma a doppio taglio. Questa sarà la canzone di tante coppie in crisi, ma il podio è un miraggio. 
Voto: 6 e mezzo

Mahmood, promosso
Amore, dannazione e sofferenza in "Tuta gold", ma anche un passato difficile fatto di "offese quando fuori dalle scuole medie le ho prese" e razzismo, come canta ancora: "Dicevi ritornatene al tuo paese". Un testo crudo e schietto che si parla perfettamente con un sound inconfondibile e irruento. Il suo timbro soul è la firma di questo gioiellino. Un bel ritorno. 
Voto: 7 

Sangiovanni, rimandato
Meno fanfarone e più romantico, ma non è detto che piaccia. "Finiscimi" è la canzone che non gli abbiamo mai sentito cantare e sembra essere nelle sue corde, però arrivati all'ultima strofa si è già dimenticata. Serve ancora un po' di tempo per affermarsi in questa nuova veste artistica. Né carne né pesce. 

Loredana Bertè, promossa
"Pazza" è il giusto riscatto dopo una vita di giudizi incassati. Vera, spontanea, consapevole, ma soprattutto fiera di quella che è. Nel testo c'è tutta se stessa e si canta divertita, facendo divertire e senza far mancare frecciatine che arrivano dritte al punto: "Prima ti dicono basta sei pazza e poi, poi ti fanno santa". Iconica.
Voto: 7 e mezzo

Bnkr44, bocciati
Musica da campionatore e autotune. Va bene non uscire dal seminato per non sbagliare, ma così è troppo. Non azzardano neanche nel testo, fatto di rime piuttosto banali come "scrivo dentro un garage, la mia testa è un collage". La loro "Governo punk" si contende le ultime posizioni. 
Voto: 4 

Alessandra Amoroso, promossa
Prima volta in gara e fa centro. "Fino a qui" è una delle canzoni più 'sanremesi' di questa edizione. Il grande classico con cui non si sbaglia, soprattutto quest'anno. Testo introspettivo, senza sconti, e una vocalità potente che nel ritornello cresce insieme alle emozioni. Esordio impeccabile. 
Voto: 8

Fred De Palma, bocciato
Cambia veste e si dà la zappa sui piedi. "Il cielo non ci vuole" è ben lontano dalle sonorità raggaeton su cui ha costruito la sua solida carriera e con cui in questa edizione avrebbe davvero fatto la differenza, ma lascia spazio a un rap anonimo e poco incisivo. Grave errore non fare il 'solito' Fred De Palma. 
Voto: 5

Fiorella Mannoia, promossa
Bene ma non benissimo. Chi si aspettava un sequel di "Che sia benedetta" - con cui sfiorò la vittoria nel 2017 - resterà deluso. Nessun brano melodico. "Mariposa" parla di donne e lo fa con un testo arguto alla De Andrè, ma la musicalità è troppo ricercata e non si fa comprendere subito. È un brano per intenditori, forse troppo. Potrebbe essere una "Bocca di rosa" di rosa del nuovo millennio, ma restando coi piedi per terra sembra più "Il cielo d'Irlanda" a cui però manca qualcosa. 
Voto: 7

The Kolors, promossi
Si balla forte. "Un ragazzo una ragazza" è la conseguenza naturale di "Italodisco". Fanno il loro senza troppe pretese, ma si fanno sentire, giocando d'anticipo per il prossimo tormentone estivo.
Voto: 6 e mezzo

Emma, promossa
Appende le ballate sanremesi al chiodo e si presenta con un brano decisamente lontano da lei. "Apnea" parla d'amore in modo esplosivo, dal testo al sound, agganciando l'ascoltatore da subito. Il pezzo è tra i più originali di questo Festival ed Emma lo indossa benissimo. Seppur distante come genere in cui siamo abituati a vederla, le calza a pennello. Coraggiosa e vincente. 
Voto: 7 e mezzo

Santi Francesi, promossi
Colpaccio della giovane band. "L'amore in bocca" mischia perfettamente sonorità melodiche e venature più moderne. Un pezzo ai livelli dei "Big" più datati. 
Voto: 8

Rose Villain, promossa
La voce più bella di tutte. Bella anche la canzone, che cresce di strofa in strofa, passando in poche note dal melodico al dance con grande naturalezza. "Click boom!" è un brano difficile da cantare e mette in risalto il grande talento di questa artista - ancora poco nota al pubblico mainstream - che merita il podio. Sorprendente. 
Voto: 9 

Negramaro, promossi
Più pop che rock, portano una canzone d'amore di grande spessore. La voce di Giuliano Sangiorgi, poi, è la solita bomba che non risparmia niente e nessuno. Il testo di "Ricominciamo tutto" è profondo, emozionante, la melodia potente gli dà una marcia in più. Brividi veri.
Voto: 9 

Bigmama, promossa
Brano da ballare ma con un testo importante. "La rabbia non ti basta" è un potente pezzo elettropop che strizza l'occhio alle radio. Praticamente già in vetta alle classifiche (ma radiofoniche). 
Voto: 6 e mezzo

Renga e Nek, promossi
Due signori della musica italiana. Insieme sui palchi italiani da oltre un anno, Sanremo è la consacrazione di questa collaborazione di spessore. Tutta la loro esperienza artistica in un brano d'amore - "Pazzo di te" - che mette in risalto la grande vocalità di entrambi. Oltre i singoli virtuosismi, però, non c'è niente di memorabile. 
Voto: 6

Ghali, promosso
"Casa mia" è un brano ricercato, nel testo e nella musica, che sbatte sul palco dell'Ariston i limiti della società di oggi - "tutti zombie col telefono in mano" - e anche le sue grandi piaghe, come le stragi di migranti e i "sogni che si perdono in mare". Talento e impegno civile, oltre a una bella canzone.
Voto: 6 e mezzo

Irama, promosso
A Sanremo non sbaglia mai. "Io no" è un'emozionante ballata d'amore, romantica e profonda, in cui esplode tutta la sua vocalità. Un accorato grido d'amore che diventa sempre più potente, tra musica e voce. "Ovunque sarai", due anni fa, era solo un assaggio. Brividi. 
Voto: 8 e mezzo

Angelina Mango, promossa
Promette bene anche sul palco dell'Ariston. "La noia" è un brano scritto con Madame, per la musica si è aggiunto anche Durdust. E si sente. Il pezzo è una bomba, partorito da alcuni dei nomi di maggior spicco del panorama musicale di oggi, pieno di contaminazioni sonore che vanno dal latin a un sound più arabeggiante. In sostanza, però, è Angelina Mango che canta Madame. 
Voto: 7

Geolier, bocciato
Affascinante il testo in dialetto napoletano, ma incomprensibile dall'inizio alla fine, senza contare che ne ha fatte di canzoni più belle. Scelta discutibile questa di Amadeus, che forse ha voluto il rapper del momento per accattivarsi la simpatia del pubblico teen e del mercato discografico. "I p' me, tu p' te" sarebbe stata perfetta per il Festival di Fuorigrotta, non per quello di Sanremo. Un'occasione sprecata. 
Voto: 5

Maninni, promosso
Un'altra sorpresa che arriva dai meno noti del cast. La canzone non può dirsi proprio "Spettacolare" - come il titolo - ma è un bel pezzo pop, senza fronzoli, dal testo semplice ma allo stesso tempo intenso. 
Voto: 6

La Sad, rimandati
Molto rumore per nulla. La polemica sui loro testi sessisti si sgonfia al primo ascolto. "Autodistruttivo" parla di rapporti tossici e della difficoltà di vivere relazioni oggi, e lo fa con parole e figure semplici, ai limiti del banale. La musica ricorda quella degli Articolo 31. Alla ricerca di un'identità.

Gazzelle, promosso
Gazzelle porta Gazzelle. Niente di più ma neanche di meno. Inconfondibile e delizioso il suo indie. "Tutto qui" è una canzone d'amore a cui non manca niente, neanche i riferimenti alla sua Roma nord, dove è cresciuto. Puro. 
Voto: 7

Annalisa, promossa
Non delude le aspettative, anzi rilancia. Nessuna 'filastrocca' per TikTok, né ritornelli dal balletto semplice e virale. Annalisa porta La Canzone. "Sinceramente" è pop puro, con un testo per niente banale. Un brano sbalorditivo, complicato da cantare ma che lei divora, come senza alcun dubbio divorerà anche il palco. Perfetta.
Voto: 10

Alfa, rimandato
Una bella canzonetta, nulla di più. Anche lui in quota teen per tenere incollati gli adolescenti che questa estate hanno cantato e ballato la sua "Bellissimissima". Dovrà riuscire a stupire con qualche effetto speciale. 

Il Volo, bocciati
Il volo in versione Valerio Scanu. Quasi nessuna traccia dei tre tenori, che si mettono alla prova con una canzone pop melodica dal sapore dei primi anni 2000. Coraggiosi ma snaturati. "Capolavoro" solo nel titolo. 
Voto: 5

Dargen D'Amico, promosso
"Onda alta" si fa cantare al primo ascolto. Ritmo travolgente senza che il testo ne risenta. Anzi. Dargen D'Amico dimostra ancora una volta che dance e denuncia sociale possono convivere benissimo. Nella sua canzone guerra, immigrazione, ma allo stesso tempo anche tanto ritmo che fa divertire. Più unico che raro.
Voto: 7

Il Tre, bocciati
Fortuna quella spolverata di rap ben fatto dopo una serie di strofe banali. "Fragili" è una canzone anonima (soprattutto dopo averne ascoltate già 27).
Voto: 4

Mr. Rain, bocciato
Chissà come se la caverà quest'anno senza il commovente coro di bambini sul palco a cantare insieme a lui. "Due altalene" richiama nel titolo un elemento fanciullesco che rispecchia perfettamente il contenuto della canzone. Quasi infantile. Peccato. 
Voto: 5

Ricchi e poveri, promossi
Nell'edizione più dance di sempre non potevano mancare e non deludono, anche se per l'operazione ritorno era preferibile una "Sarà perché ti amo" 2.0, invece la loro "Ma non tutta la vita" ricorda a tratti le strofe di "Semplice" di Gianni Togni, con un ritmo sincopato che li mette alla prova. Ma la superano benissimo. Una certezza. 
Voto: 6 e mezzo

Si parla di

Abbiamo ascoltato le canzoni di Sanremo: promossi e bocciati

Today è in caricamento