rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Lo studio

Lo sci che non fa bene: inquinanti perenni scoperti sulle piste

La "colpa" sarebbe della sciolina, sostanza comunemente applicata sul retro degli sci. I ricercatori hanno identificato14 tipi di Pfas sulle piste austriache. Numerosi studi hanno documentato gli effetti di queste sostanze sulla salute umana: danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro

Un nuovo studio condotto congiuntamente dal James Hutton Institute di Aberdeen e dall'Università di Graz in Austria ha rivelato la presenza di 14 tipi diversi di Pfas - anche detti "sostanze inquinanti perenni" a causa della loro persistenza nell'ambiente e negli organismi - sulle piste da sci delle Alpi austriache.

I Pfas (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate) sono composti chimici prodotti dall'uomo e ampiamente utilizzati nei processi industriali, ma presenti anche nei beni di consumo, possono infatti impiegare centinaia di anni per decomporsi.

Gli inquinanti nella sciolina 

Concentrazioni di queste sostanze chimiche inquinanti sono state ritrovate nei terreni delle località sciistiche delle Alpi austriache a livelli molto più elevati rispetto alle aree di montagna normalmente non utilizzate per lo sci. Responsabile di questa concentrazione è la sciolina, una sostanza cerosa comunemente applicata sulle suole (il "retro") degli sci per renderli più scorrevoli sulla neve o, viceversa, per avere più tenuta nello sci di fondo, ma anche per proteggerli dal danneggiamento.

Lo studio ha rivelato che gli inquinanti rilasciati dagli sciatori sulle piste restano nel terreno a lungo. "Tuttavia, anche dove non si scia, sono comunque presenti rilevamenti di Pfas", ha spiegato la ricercatrice a capo dello studio Viktoria Müller, citata dal Guardian. "Queste sostanze - prosegue la ricercatrice - potrebbero accumularsi o diffondersi nell'ambiente in modo molto esteso, finendo anche nei sistemi idrici sotterranei, che è la principale preoccupazione".

Come  documentato da numerosi studi, confermati, tra gli altri, anche dall'Agenzia europea dell'Ambiente, i cosiddetti inquinanti perenni possono avere effetti negativi sulla salute come danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro. 

Per studiare gli effetti dei Pfas, l'Ue ha istituito "l’iniziativa di biomonitoraggio umano" (HBM4EU), al quale partecipano gli enti di ricerca di 30 paesi, con lo scopo di "fornire prove affidabili della reale esposizione dei cittadini alle sostanze chimiche" e di dare interpretazioni sicure "sull'impatto dell’esposizione chimica sulla salute umana, utilizzando gli strumenti scientifici più aggiornati".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo sci che non fa bene: inquinanti perenni scoperti sulle piste

Today è in caricamento