rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Città Bologna

L'incubo di due sorelle: picchiate e costrette a chiedere l'elemosina

Arrivate in Italia dalla Romania con la promessa di un lavoro onesto, erano state ridotte in schiavitù da due connazionali. Un inferno terminato con l'arresto degli aguzzini 

Attirate con l'inganno e poi costrette con la violenza a chiedere l'elemosina, minacciate e picchiate in maniera brutale se il "guadagno" non era sufficiente per i loro aguzzini. Un vero e proprio incubo vissuto da due donne provenienti dalla Romania, "reclutate" da due connazionali con la promessa di trasferirle in Italia per svolgere il lavoro di domestiche. Una promessa poi rivelatasi falsa: dietro la speranza di ottenere un impiego dignitoso, si nascondeva una vita da schiave. Per questo motivo la polizia di Bologna ha arrestato i due uomini di origini romene,  ritenuti responsabili di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù.

Picchiate e ridotte in schiavitù: due arresti

L’indagine della Squadra Mobile di Bologna è partita dopo una denuncia presentata da due giovani sorelle rumene che, ormai esauste, raccontavano di essere state ingaggiate dai due uomini nel 2019. Una volta attirate a Bologna, le due vittime si sono presto rese conto di essere finite in una trappola: venivano obbligate dai loro connazionali a mendicare per strada, appostandosi soprattutto nel centro cittadino, e a consegnare ogni giorno tutto il denaro che riuscivano a procurarsi. Se la quantità non li soddisfaceva, i due aguzzini le malmenavano violentemente e minacciavano ripercussioni nei confronti dei loro famigliari residenti in Romania.

Il video shock dell'aggressione

La stessa sorte toccava a una terza vittima, sempre rumena, emersa durante le indagini: nel filmato delle telecamere di sicurezza all’esterno dell’edificio, risalente al 23 ottobre scorso, vede chiaramente la donna seduta sotto il portico che viene aggredita alle spalle da uno dei due indagati.

L’uomo, incappucciato, si avventa su di lei spaccandole una bottiglia di vetro in testa, poi la trascina per terra e la picchia con calci e pugni prima di darsi alla fuga riuscendo a evitare alcuni passanti intervenuti per bloccarlo. Agli agenti la donna ha riferito che in Romania viveva in totale indigenza ed era arrivata in Italia alcuni anni fa con la speranza di ottenere un lavoro. E anche lei era stata invece obbligata all’accattonaggio e a consegnare tutti i proventi della giornata. I due uomini sono stati individuati e arrestati grazie anche alla testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, aveva notato sul volto di una delle vittime i lividi, inequivocabili segni delle botte subite. Catturati dai poliziotti, per i due è scattata la custodia cautelare in carcere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'incubo di due sorelle: picchiate e costrette a chiedere l'elemosina

Today è in caricamento