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Sabato, 27 Aprile 2024
CRONACA / Caltanissetta

Disoccupato spara ai passanti dal balcone: ucciso dalla polizia

Far West a Gela, dove nella notte un uomo di 42 anni ha iniziato a sparare all'impazzata con un fucile da caccia. Poi è stato freddato dagli agenti. La procura ha aperto un'inchiesta

GELA (CALTANISSETTA) - Ha tenuto sotto scacco il quartiere Scavone a Gela, sparando all'impazzata per strada contro i passanti e contro i poliziotti, con i quali ha ingaggiato un conflitto a fuoco nel quale ha perso la vita. Si tratta di un disoccupato di 42 anni, Giuseppe Licata.

Dopo essersi barricato in casa, al primo piano di una palazzina di via Arica 19, nel quartiere "Scavone" a Macchitella, l'uomo ha imbracciato un fucile da caccia e ha iniziato a sparare per strada. Sul posto è intervenuta immediatamente la polizia, cercando per diverse ore di farlo desistere. Intorno alle 3 di notte, il tragico epilogo.

Licata ha iniziato a sparare all'impazzata, fino a quando è stato ferito mortalmente. Gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno tentato di soccorrerlo, ma per l'uomo non c'era più nulla da fare. Nella sparatoria, un poliziotto è rimasto gravemente ferito a un occhio. L'agente è stato trasferito al "Garibaldi" di Catania. La Procura di Gela ha aperto un'inchiesta.

Licata abitava con i genitori (la madre Antonina, 70 anni, e il padre Antonio di 74, invalido) al primo piano di una palazzina. Lavorava saltuariamente come bracciante o come manovale nell'edilizia. I vicini lo descrivono come un tipo taciturno, un po' irascibile ma non violento. Durante la sparatoria la madre è scappata da casa, mentre il padre, invalido, è rimasto nell'appartamento.

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