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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Annamaria Franzoni ai domiciliari

Arriva l'ok del tribunale di sorveglianza di Bologna: la "mamma di Cogne" è stata ammessa alla detenzione domiciliare

ROMA - Concessi gli arresti domiciliari ad Annamaria Franzoni: è la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che ha accolto l'istanza della difesa.

La donna, da oltre sei anni in carcere, sta scontando una pena di sedici anni di reclusione per l'omicidio del figlio Samuele, avvenuto nel 2002.

Il tribunale bolognese ha dunque accolto l'istanza della difesa della "mamma di Cogne". "Niente pericolo di recidiva", era stata la conclusione della perizia psichiatrica su Annamaria Franzoni posta al centro dell'udienza davanti al tribunale di sorveglianza di Bologna. Scrive, infatti, il professor Augusto Balloni, l’esperto di criminologia a cui il tribunale aveva chiesto di esprimersi sul rischio di recidiva per la donna: "Dopo poco più di dodici anni dal fatto si può sostenere che non vi sia il rischio che si ripeta il figlicidio, come descritto nella sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Torino".

La Franzoni - che dallo scorso anno svolge lavoro esterno per una cooperativa sociale  - potrà dunque a breve fare ritorno dal marito e dai due figli.

"Siamo felici", ha commentato a caldo Paola Savio, avvocato della Franzoni. "Si, ho sentito Annamaria. E' felice", ha detto il legale, spiegando che Franzoni non è ancora uscita dal carcere di Bologna e che ci sono "pratiche burocratiche da svolgere".​

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