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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Yara, "l'ossessione di Bossetti per le ragazzine rosse vergini"

Il quotidiano Repubblica rende nota l'analisi informatica della procura: il muratore di Mapello era "ossessionato dal sesso delle ragazzine e cercava 13enni vergini" sui motori di ricerca

ROMA - Avrebbe più volte cercato "ragazzine rosse tredicenni vergini" sui motori di ricerca, per poi cancellare la memoria del suo pc. Sarebbe questa "l'ossessione" di Massimo Bossetti, il manovale di Mapello in carcere perché accusato dell'omicidio della piccola Yara Gambirasio. La notizia della perizia informatica sul computer dell'uomo viene resa nota dall'edizione odierna del quotidiano La Repubblica.

I tecnici della procura di Bergamo hanno messo ai raggi x il suo computer e hanno trovato, non senza fatica visto che Bossetti cercava di non lasciare tracce, le ricerche web fatte dall'indagato. La relazione tecnico informatica depositata in procura potrebbe essere la nuova prova chiave contro Massimo Bossetti, quel movente che è alla base dell'omicidio della ragazzina di Brembate. Secondo quanto scritto da Repubblica, Massimo Bossetti aveva un'ossessione per il sesso delle ragazzine: "Cercava 13enni vergini". Sarebbe questo, secondo il pm Letizia Ruggeri, il movente dell'omicidio.

I tecnici sono risaliti alle parole chiave usate da Bossetti: "13enni", "vergini", "rosse", anche "sesso con animali". Nessuna foto o video sono state rinvenute, ma l'identikit delle sue ricerche "compromettenti" - scrive La Repubblica - porta a ragazzine del tutto simili alla piccola Yara.

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

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