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Domenica, 28 Aprile 2024
Omicidio Yara

Yara, foto hard nel computer di Bossetti: "Sono ininfluenti"

Gli inquirenti hanno trovato alcune foto pornografiche nel computer fisso di casa Bossetti. Non sono foto con minorenni e il pc è assemblato, i pm: "Ininfluenti per le indagini"

ROMA - Gli inquirenti non tralasciano nulla. Computer, pc, auto, furgone e tutte le stanze della casa. Una sorta di caccia al tesoro, di caccia alla prova decisiva che, combinata con quella del Dna trovata sui leggins della vittima, potrebbe provare la colpevolezza del presunto assassino. Continua la lotta tra la procura di Bergamo e Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore quarantaquattrenne di Mapello in carcere dal sedici giugno scorso per l'omicidio della piccola Yara Gambirasio. Da un lato lui, Bossetti, che continua a giurare: "Cerchino pure, sono innocente". Dall'altro, i pm ancora alla disperata ricerca di una traccia fondamentale: tra immagini, telefonate e "falsi allarmi". 

Così come una sorta di "falso allarme" è stato il ritrovamento di immagini pornografiche nel computer fisso sequestrato a casa del muratore. Le immagini, chiariscono fonti dalla procura, esistono e hanno senso per cercare di ricostruire quanto più minuziosamente possibile la vita di Bossetti. Ma nessun valore possono avere in sede processuale o d'indagine. 

Non si tratta, infatti - chiarisce la procura - di immagini con minorenni e, soprattutto, non è certo che le foto appartengano al carpentiere, dato che il suo pc è assemblato. 

"Non troveranno nulla contro di me" ha ripetuto Bossetti ai suoi legali. Per ora ha ragione lui. 

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