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Domenica, 28 Aprile 2024
Roma

Muore dopo 18 ore in pronto soccorso seduto su una sedia

I familiari di Guido Gagliardi, noto barista romano, hanno presentato denuncia

La mattina presto non riusciva a deglutire bene. Il giorno dopo era morto. Roma piange il barista Guido Gagliardi, inventore della miscela "gran caffè", deceduto martedì 31 ottobre all’ospedale San Giovanni di Roma in circostanze ancora tutte da chiarire.

Come ogni mattina, Guido Gagliardi, il 30 ottobre, si alza presto per andare ad aprire il bar. Alle 5:45 del mattino prende delle pasticche, dei semplici integratori. In quel momento, però, il barista si accorge di non riuscire a deglutire e di non stare bene. La figlia Roberta decide di accompagnarlo subito al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni, dove arrivano alle 6:11. "Facciamo il triage nel quale specifico - spiega Roberta a Romatoday - che papà doveva prendere delle pasticche per la pressione ma che non ci riusciva, proprio a causa dei problemi che stava riscontrando".

L’uomo viene preso in carico in codice bianco. I familiari, invece, rimangono in attesa fuori dal pronto soccorso per tutto il giorno. "Alle 9 di sera riusciamo a vedere nostro padre col quale, intanto, ci tenevamo in contatto via telefono – racconta ancora Roberta – mio padre stava in piedi insieme al medico il quale ci avvisa che aveva una specie di cisti o ascesso alle corde vocali". L’uomo poteva anche essere dimesso ma il medico "preferisce tenerlo per fare ulteriori esami. Ricordo – continua Roberta – che continuava a non poter deglutire. Aveva una cannula al braccio e ci dissero che gli avevano fatto una somministrazione di antibiotico. Aveva difficoltà a respirare col diaframma". Insomma, Guido deve rimanere in ospedale: "Ci siamo preoccupate perché stava in corridoio, in piedi. Una cosa inaccettabile. Siamo riusciti a trovare almeno una sedia a rotelle dove farlo riposare".

Il decesso

Dopo 18 ore dal suo ingresso in ospedale, il 31 ottobre alle 13:30 circa, Guido Gagliardi perde la vita. È stato ritrovato seduto sulla sedia a rotelle mentre attendeva ulteriori accertamenti. "Aveva ancora in tasca ancora le pasticche per la pressione che non aveva assunto. Se ne è andato via senza avere neanche una diagnosi". I familiari hanno subito contattato uno studio legale ed hanno presentato denuncia al commissariato del Celio per chiedere, tra le altre cose, il sequestro delle cartelle cliniche. Tra due giorni, apprende RomaToday, ci saranno gli esami autoptici che potranno cominciare a chiarire come sia morto Guido Gagliardi. Solo dopo i parenti potranno celebrare i funerali. 

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