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Lunedì, 29 Aprile 2024
Missione compiuta / Firenze

Nicola Tanturli è stato ritrovato vivo

Ritrovato vivo Nicola, il bimbo di due anni scomparso dalla sua casa a Palazzuolo sul Senio. Era a circa due-tre chilometri di distanza. Le condizioni sarebbero buone. La notizia intorno alle 9.30 ha fatto tirare a tutti un gran sospiro di sollievo. L'incubo è finito

E' stato ritrovato vivo Nicola, il bimbo di due anni scomparso dalla sua casa a Palazzuolo sul Senio. Lo rende noto la prefettura di Firenze intorno alle 9.30: la notizia ha fatto tirare a tutti un gran sospiro di sollievo. L'incubo è finito. E' stato individuato da un giornalista Rai (de La Vita in Diretta) in fondo a un dirupo nell'Alto Mugello: l'uomo ha udito alcuni lamenti e rumori mentre camminava nella zona. Non era lontano dal borgo Nicola, si era allontanato di circa due-tre chilometri da casa. Sono subito stati chiamati i soccorritori. Le condizioni del piccolo sarebbero buone, sono in corso tutti gli accertamenti medici del caso: è stato trasferito con l'elisoccorso Pegaso in ospedale, al Meyer di Firenze, da cui giungono rassicurazioni. Solo qualche graffio, Nicola sta bene.

"Siamo felici per il bambino e per la la sua famiglia - ha detto la prefetta di Firenze Alessandra Guidi - e siamo grati ai vigili del fuoco, alle forze dell'ordine, alla protezione civile e ai tanti volontari che si sono impegnati nelle ricerche".

Nicola ritrovato vivo: era in fondo a una scarpata

Il teatro del caso che ha tenuto per ore l'Italia col fiato sospeso è un territorio quasi selvaggio dell'Appennino al confine fra Toscana ed Emilia. L'area scandagliata, tutta boschi e fitta vegetazione, era ampia circa 10 chilometri quadrati. Vastissima. Un primo sorvolo con termoscanner aveva dato esito negativo, così come i controlli negli invasi. Ieri sera si era alzato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco con termoscanner per le ricerche notturne. Era il primo intervento reale del nuovo mezzo dell'aeronautica militare, un HH-139B, che ha strumentazioni all'avanguardia, utili negli interventi in ambienti particolarmente impervi o con scarse condizioni di luce, proprio come in questo caso. A ritrovare Nicola è stato poi invece un cronista attento, Giuseppe Di Tommaso. Il bambino era in fondo a una scarpata, a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri: il bimbo è stato poi recuperato da un carabiniere che si è calato nella scarpata. Il Luogotenente Ciccarelli, che è il comandante della stazione dell'Arma a Scarperia, si è calato individuando non senza difficoltà il piccolo, che ha chiesto subito della mamma. Ciccarelli ha riportato Nicola sulla mulattiera, riconsegnandolo alla donna, tra la commozione generale. 

"Stavo salendo su una strada sterrata ed ho sentito provenire da una scarpata un lamento. Ero da solo perché mi ero sentito male poco prima, ed avevo fermato la macchina per riprendermi. Così ho iniziato a dire 'Nicola, Nicola', prima a bassa voce, poi urlando, fino a che non ho sentito chiaro 'Mamma!'. Era Nicola" racconta Giuseppe Di Tommaso. Il piccolo indossava solo una magliettina leggera, sul corpo graffi ma non ferite gravi. "Appena ci ha visto - continua - si è messo a piangere, l'ha preso prima in braccio un carabiniere. Aveva solo una magliettina ed era pieno di graffi ma stava bene. Un'emozione immensa perché davvero non lo immaginavo, quando si raccontano le storie di bambini dopo tante ore, in boscaglie così fitte, dopo il trascorrere di un'intera notte c'è sempre l'idea che non sarà una storia con un finale positivo. Un miracolo vero".

Il video del salvataggio

"Mi aspettavo un animale e invece è sbucato lui con la testolina e con questi due occhioni belli"

"Chiamavamo in continuazione il bimbo ma lui non rispondeva. Poi nei pressi ho sentito dei lamenti più forti: mi aspettavo un animale e invece è sbucato lui con la testolina e con questi due occhioni belli e mi ha detto subito 'mamma'. E poi mi ha abbracciato. E' stata una sensazione molto bella". Così in conferenza stampa il comandante della stazione di Scarperia, il luogotenente Danilo Ciccarelli, che si è calato a 25 metri e senza attrezzature, per recuperare il bimbo scomparso nel Mugello. Il militare ha quindi raccontato che "siamo stati fermati da un giornalista che saliva a piedi e che secondo lui aveva sentito un lamento. Siamo scesi dalla macchina con il collega e l'ho sentito anche io. A me sembrava più un capriolo o in daino. Abbiamo deciso di verificare e piano piano mi sono calato".

Era scomparso nella notte tra il 21 e il 22 giugno 2021

Nicola era sparito tra la sera del 21 giugno e la notte del 22 giugno. Almeno 200 i soccorritori schierati in un territorio impervio, tra vigili del fuoco, forze dell'ordine, volontari, spelelologi. Sono state usate come sempre in questi casi anche le unità cinofile, con i cani molecolari. Impegnati nelle ricerche anche i vicini di casa, che sono gli abitanti di un eco-villaggio dove si pratica da decenni l'agricoltura biologica. La casa della famiglia di Nicola è in una zona impervia, raggiungibile solo passando da una mulattiera, dove i cellulari prendono poco e male. Una comunità con acqua corrente ma niente luce elettrica, si vive di apicoltura, piccoli allevamenti e coltivando la terra.

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Nicola è stato ritrovato, sta bene. Foto Soccorso Alpino

Lunedì sera mamma e papà avevano messo a letto i due figli. Poi avevano trovato il lettino di Nicola vuoto. Non la mattina, molto prima. Lunedì sera infatti il piccolo era stato messo a letto presto, poi i genitori si erano dedicati alle faccende agricole: l'orto, poi la sistemazione degli animali nella stalla. Quando intorno a mezzanotte la madre è andata a controllare il lettino, l'ha trovato vuoto. Forse Nicola era uscito per cercare i genitori, forse qualcos'altro l'ha spinto ad allontanarsi nel buio. Subito i genitori hanno iniziato a cercarlo. Hanno cercato per tutta la casa, poi nei terreni intorno. Poi hanno dato l'allarme ai carabinieri, alcune ore più tardi. Nessuno si è tirato indietro nelle ricerche, tutti hanno dato una mano. Fino alla fine dell'incubo.

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