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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Modena

Modena, uccide la compagna e nasconde il cadavere in un frigo in cantina

L'uomo ha confessato l'omicidio. In passato la vittima lo aveva denunciato per maltrattamenti. A far scoprire il corpo alcuni vicini, insospettiti dal forte odore che proveniva dal seminterrato

Orrore a Modena. Un uomo ha ucciso l'ex compagna e poi ne ha nascosto il corpo nel frigorifero della cantina della palazzina dove la donna abitava. La polizia ha arrestato Armando Canò, pregiudicato, che ha ammesso di aver strangolato Bernadette Fella, 54 anni.

MACABRA SCOPERTA - A far scoprire tutto è stato il personale di una clinica veterinaria che ha sede al primo piano dell'edificio: da almeno una settimana sentivano un forte odore provenire dallo scantinato e per questo hanno allertato i vigili del fuoco i quali, dopo aver forzato la porta del seminterrato, hanno trovato il cadavere della donna chiuso in un vecchio frigorifero. Sul corpo non sono stati trovati segni evidenti, a causa dello stato di decomposizione: pare possa trattarsi di una morte per stangolamento, tuttavia il medico legale ha preferito affidarsi ad un'autopsia prima di emettere giudizi. Sul posto anche la Polizia Scientifica. 

LA VITTIMA - Le indagini accertato subito che si trattava proprio dell'inquilina dell'ultimo piano, Bernadette Fella detta Betta. La donna era madre di due figli di 26 e 30 anni. Dopo una carriera come maestra d'asilo e come giocatrice di pallavolo, la 54enne aveva avuto un momento difficile, che una ventina di anni fa le aveva causato un grave crollo psicologico dal quale faticava a riprendersi. Problemi di salute sfociati poi in un divorzio, nell'assistenza dei servizi sociali e in una burrascosa relazione con un nuovo compagno. Proprio quest'ultino, il 50enne Armando Canò, in diverse occasioni si era reso protagonista di maltramenti, già denunciati alle forze dell'ordine. Un rapporto difficile, fatto di liti continue, di violenza ma anche di riavvicinamenti e di querele prima depositate e poi ritirate.

FERMATO IL COMPAGNO - Canò è stato rintracciato presso la casa di una conoscente: era in possesso delle chiavi dell'abitazione della vittima e della porta della cantina dove era stato ritrovato il cadavere. Su indicazioni della Procura, gli agenti della Squadra Mobile hanno fermato l'uomo, che è stato poi sottoposto ad interrogatorio, nel quale avrebbe confessato il delitto senza troppa resistenza.

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