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Domenica, 28 Aprile 2024
Le indagini / Latina

L'omicidio di Renée Amato e Nicoletta Zomparelli, Cristian Sodano non risponde al giudice: "Un uomo distrutto"

Il finanziere che ha sparato con l'arma di ordinanza alla sorella e alla mamma della sua ex si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'arresto è stato convalidato. Parlano i difensori

Scena muta. Christian Sodano, il 26enne militare della guardia di finanza che martedì scorso ha ucciso la madre e la sorella dell'ex fidanzata Desirèe Amato (che è riuscita a scappare, ndr) a Cisterna di Latina, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'uomo, accusato di duplice omicidio, non ha risposto alle domande del gip nel corso dell'interrogatorio di convalida che si è svolto nel carcere di Latina.

Il gip Giuseppe Cario ha lasciato il carcere senza rilasciare dichiarazioni alla stampa ma a spiegare cosa è accaduto nei 15 minuti di interrogatorio sono stati i difensori di Sodano: gli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi. Secondo quanto riferito, il finanziere si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice, pur confermando con dichiarazioni spontanee quanto raccontato dopo il delitto. L'arresto di Sodano è stato convalidato e i legali ne hanno chiesto il trasferimento in un carcere militare: "È chiaramente addoloratissimo e distrutto dopo una tragedia del genere".

Cosa sia accaduto tra Sodano, la sua ex Desirèe Amato, la sorella Renée Amato (19 anni) e la madre  Nicoletta Zomparelli (46 anni) è in fase di ricostruzione. Gli inquirenti hanno passato al setaccio la villetta e proseguono i riscontri sulle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Sodano dopo i delitti e dall'ex.

Il duplice omicidio di Latina, cosa è accaduto

Secondo quanto ricostruito finora, Desyrée Amato e Cristian Sodano si erano lasciati da poco. Sodano la notte precedente l'omicidio ha dormito però a casa dell'ex. Al risveglio dopo un litigio ha impugnato la pistola d'ordinanza. La ragazza si è chiusa in bagno, mentre la madre e la sorella, attirate dalle urla, hanno cercato di interporsi. Sodano ha premuto il grilletto, centrando le due donne. Poi si è diretto verso il bagno sfondando la porta. Desyrée è riuscita a fuggire nella camera della sorella da dove si è lanciata dalla finestra per nascondersi dietro una legnaia. Da lì ha sentito altri due colpi di pistola. In stato di choc Desyrée ha approfittato di un buco nella rete di recinzione del giardino per raggiungere il benzinaio poco distante e chiedere aiuto. Nel frattempo Sodano si è diretto con la sua auto a Latina e ha chiamato uno zio: "Ho fatto un casino". L'uomo ha convinto il nipote a costituirsi. "Ho litigato e poi ho sparato", le prime parole del finanziere agli inquirenti. Sodano ha però detto anche di non avere intenzione di uccidere la sua ex, al contrario voleva lui stesso togliersi la vita. 

Sulla versione di Sodano sono in corso, come detto, accertamenti. Altro punto ancora poco chiaro è il materiale trovato nell'auto del finanziere. In uno zainetto c'erano sacchi di plastica, guanti, nastro adesivo, manette e manganello telescopico. A cosa servivano? Sodano voleva uccidere Desirée e poi disfarsi del corpo? I legali della difesa respingono questa tesi e parlano di "oggetti di cui si avvale per la barca, dato che fa attività di pesca, utilizzati per altro".

Intanto a Cistermna di Latina si svolgerà oggi 16 febbraio una fiaccolata in memoria di Nicoletta e Renèe. Il sindaco Valentino Mantini ha annunciato che il giorno in cui si celebreranno i funerali verrà indetto il lutto cittadino e il Comune si costituirà parte civile nel processo penale. 

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