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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Tre anni da cappellano militare, lo Stato paga a Bagnasco 4mila euro al mese di pensione

Ogni anno l'Italia spende soldi pubblici per pagare stipendi, uffici e pensioni dei cappellani militari. Non si tratte di cifre irrisorie, tutt'altro: 9 milioni almeno all'anno. "Perché non se ne occupa la Cei?" si chiedono in molti

Ogni anno l'Italia spende soldi pubblici per pagare stipendi, uffici e pensioni dei cappellani militari. Non si tratte di cifre irrisorie, tutt'altro.

Basti sapere che il cardinal Angelo Bagnasco, 3 anni da cappellano militare, prende circa 4mila euro al mese di pensione. Lo Stato spende circa 9 miloni di euro all'anno in tutto. Il tema è dibattuto da anni, con strascichi polemici. L'ordinariato militare ha annunciato da pochi giorni l'accordo con il governo italiano per tagliare di 3-4 milioni le spese statali per i cappellani militari. 

L'Inpdap, come scrive oggi il Messaggero, non è nemmeno in grado di dire esattamente a quanto ammonti la spesa per questi vitalizi, che sono conteggiati nel totale delle spese militari. Rosari, Bibbia, confessioni e mitragliette finiscono nello stesso grande calderone del bilancio militare. 

La Chiesa dal canto suo rinuncia malvolentieri a questi "privilegi" acquisiti nel tempo e mai realmente messi in discussione. Al momento i cappellani sono 158, il cui stipendio dipende dal grado che ricevono e in base agli scatti di anzianità. Possono andare da quellio di tenente, fino ad arrivare al colonnello. L'ordinario Militare, invece, ha lo stesso stipendio di un generale di corpo d'Armata. In tanti si chiedono da sempre come mai i costi dei cappellani non siano a carico della Cei, tramite l’8 per mille. 

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