"Il professore mi ha fatto spogliare. Gli ho detto che sono troppo piccolo per queste cose"
Le accuse degli alunni a un insegnante di religione e diacono, arrestato a Latina per violenza sessuale. Ora è ai domiciliari
Un professore di religione e diacono è stato arrestato a Latina con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di minori e di alcuni suoi studenti. Il caso è esploso nel mese di gennaio, nato dai racconti di alcuni studenti di un liceo scientifico: i ragazzi avrebbero riferito tutto ad altri professori e con il loro supporto hanno denunciato l'accaduto al dirigente scolastico. Poi la garante dell'infanzia e dell'adolescenza della regione Lazio, Monica Sansoni, raccolte le confidenze da alcuni studenti del liceo di Latina, e viste anche le chat tra i ragazzi e il professore, si è rivolta alla procura. In queste ore stanno emergendo le testimonianze fatte dalle presunte vittime agli inquirenti.
L'uomo lavorava anche in una casa famiglia e in una parrocchia a Terracina. Il vescovo Mariano Crociata ha revocato l'idoneità all'insegnamento e lo ha sospeso dalla carica di diacono permanente. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto per lui i domiciliari. Poi, a settembre, è arrivata un'altra accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore di 14 anni. Oggi l'edizione romana di Repubblica racconta cosa ha detto agli inquirenti il ragazzino: "Quando sono arrivato ha spento la televisione e mi ha fatto spogliare. Io tentennavo e gli dicevo: sono troppo piccolo per queste cose. Ma lui mi diceva di stare tranquillo...".
Gli studenti sostengono che l'uomo inviava loro messaggi tramite Instagram, all'inizio "normali", poi sempre più spinti. E che usava la pratica del "sexual stage", che consiste nel cingere i fianchi e le gambe delle vittime. "Quando ho capito cosa stava facendo ho provato a stare lontano da lui - ha denunciato uno degli studenti -, anche perché sapeva che i fianchi erano una parte che non volevo mi si toccasse. Lui continuava a toccarmerli e a stringerli. Questa cosa mi infastidiva terribilmente". Secondo le accuse, l'indagato deteneva anche materiale pedopornografico, scoperto durante le perquisizioni in seguito alla seconda denuncia.
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