rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Il delitto / Bergamo

Stefania Rota uccisa in casa dal cugino, spunta il movente: "Ivano ha perso la testa"

L'uomo è in carcere da sabato scorso come unico indagato per la morte della 62enne

Un delitto d'impeto. Scaturito da una lite per questioni di immobili, e non per motivi passionali. Questa almeno sarebbe la versione della difesa di Ivano Perico, in carcere da sabato scorso come unico indagato per la morte di Stefania Rota, 62 anni, sua cugina: è la donna trovata senza vita lo scorso 21 aprile nella sua abitazione di Mapello (Bergamo). La scoperta del corpo, in avanzato stato di decomposizione, è avvenuta quasi due mesi e mezzo dopo il decesso. Le ricostruzioni dei carabinieri hanno consentito di stabilire la data precisa della morte della donna che risalirebbe all'11 febbraio.

L'arresto e l'ipotesi sul movente

La svolta nelle indagini è arrivata nei giorni scorsi. Il cugino di secondo grado della donna, 61 anni, per tutti Ivan, è finito in manette: è accusato di omicidio volontario. I due erano vicini di casa e facevano spesso insieme camminate in montagna e altrove. Stefania viveva da sola: figlia unica, non era sposata. Qualche tempo prima di morire la 62enne aveva scritto sul suo diario un pensiero che si è rivelato poi la chiave per risolvere il mistero della sua fine: "Stai attenta a Ivano".

Ma resta da stabilire il movente dell'omicidio. Nell'interrogatorio di garanzia il 61enne ha fatto scena muta, ma secondo quanto trapelato alla stampa a breve potrebbe parlare con i magistrati. E confessare cosa lo avrebbe spinto a uccidere Stefania.

Secondo quanto riportano sia il 'Corsera' che il 'Giorno', dietro al delitto non ci sarebbe un movente passionale, bensì questioni legate ad immobili in eredità. La versione della difesa, anticipate dai legali, è che Ivano avrebbe "perso la testa". Il delitto, in altre parole, non sarebbe stato premeditato. Ma perché i due cugini avrebbero litigato? Su questo punto riferirà lo stesso Perico ai magistrati, ma le indiscrezioni raccontano che i dissidi sarebbero nati per un capannone di proprietà della vittima che il padre di Stefania usava come officina da fabbro e che ora è in affitto. Un magazzino che confina con l'abitazione del 61enne in carcere. Perico avrebbe avuto da recriminare con la cugina proprio su questioni relativi all'immobile, ma i dettagli della vicenda sono ancora poco chiari. 

Le indagini

Perico potrà dare la sua versione dei fatti davanti ai pm, assistito dal difensore, dopo le prime ammissioni fatte in caserma subito dopo il fermo. 
A portare all'arresto dell'uomo sono stati gli 'strani' spostamenti della Ford Fiesta di Stefania Rota. L'auto, dotata di antifurto satellitare, era stata individuata dai carabinieri già nelle ore successive il ritrovamento del cadavere, ma di concerto con l'autorità giudiziaria era stata recuperata soltanto il 4 maggio. Dai tracciati è stato possibile ricostruire che la vettura si era mossa anche dopo la data della morte della donna. Sempre dall'11 febbraio il cellulare di Stefania risultava spento, mentre quello del cugino risultava percorrere lo stesso tragitto del gps dell'auto. La Ford Fiesta veniva appositamente spostata dall'uomo per simulare la presenza della cugina nella zona.

L'uomo, ex agente di commercio nel settore delle birre, da qualche tempo non lavorava. Spesso da mesi andava a fare lunghe camminate con la cugina Stefania verso Ambivere. Nei giorni dell'omicidio, la moglie originaria del Veneto e la figlia adolescente non erano a Mapello.

Proprio il fatto che dopo l'11 febbraio Ivano non abbia più cercato Stefania si è ritorto alla fine contro di lui: un indizio. Come mai quel silenzio e quel disinteresse, nonostante la fitta frequentazione? Non aveva denunciato la scomparsa, e a chi gli chiedeva dove fosse finita Stefania, rispondeva che era andata al mare ad accudire un anziano (la donna faceva la badante) e che sarebbe tornata. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stefania Rota uccisa in casa dal cugino, spunta il movente: "Ivano ha perso la testa"

Today è in caricamento