Alcol: chi beve nel bicchiere dritto si disseta prima
La forma del bicchiere può incidere sulla quantità di alcolici che si finisce per bere: a dirlo sono gli psicologi dell'università di Bristol
Anche la forma del bicchiere può incidere sulla quantità di alcolici che si finisce per bere: lo sostengono gli psicologi dell'università di Bristol, in Gran Bretagna, che hanno condotto uno studio con l'obiettivo di far calare i consumi di alcolici soprattutto in alcuni giorni come quelli del fine settimana.
Il risultato, allora, è stato dei più bizzarri, visto che i boccali 'dritti', privi, cioè, di linee bombate e forme dal design originale, sono risultati il mezzo migliore per non alzare il gomito oltre una certa soglia, poiché sarebbe proprio quel dettaglio a indurre il consumatore a tracannare birra meno velocemente e quindi a diminuirne le quantità.
I dati, infatti, hanno indicato che nel primo caso, i beoni in questione impiegano una media di 11 minuti e mezzo per buttar giù una pinta della bevanda più amata del regno, mentre, nel secondo, dopo una media di 7 minuti e mezzo si passa già a ordinare la successiva.
"In ogni caso, l'importante è determinare quali fattori ambientali contribuiscano al consumo eccessivo di alcolici e come questi possano essere modificati per spingere i bevitori verso un consumo più responsabile" ha commentato uno dei ricercatori di Bristol, David Troy, il quale, tuttavia, non ha dato una spiegazione alla relazione effettiva che lega la forma del bicchiere alla quantità d'alcol ingerita.
