Amazon, arriva il braccialetto elettronico per controllare i dipendenti
"Vibra nel caso i lavoratori commettano un errore". Depositato il brevetto ed esplodono le polemiche: "Così trasformano gli uomini in robot"
Amazon, la multinazionale americana torna al centro della cronaca del mondo del lavoro, e dopo gli sciperi legati alle retribuzioni e agli orari del lavoro, ora fa discutere l'idea di dotare i dipendenti di un braccialetto wireless in grado di controllare i loro movimenti.
"Il braccialetto è stato ideato per velocizzare la ricerca dei prodotti stoccati nei magazzini da parte dei dipendenti" si legge nel deposito del brevetto wireless Amazon: è infatti in grado di monitorare con precisione dove si mettono le mani, vibrando per guidarle nella giusta direzione e di fatto controllando tutti i loro movimenti.
Secondo quanto scrive GeekWire, che ha visionato il prototipo, i dettagli di ogni ordine saranno trasmessi sul mini computer al polso del dipendente che dovrà scattare a prendere la merce, metterla in una scatola e passare al compito successivo.
Lo scenario peggiore è quello che il braccialetto fornito da Amazon rappresenti un mezzo per sorvegliare i dipendenti.
Amazon si è già guadagnata la reputazione di una società che trasforma i dipendenti, pagati poco, in robot umani che lavorano vicino a veri robot, portando avanti compiti ripetitivi di packaging il più velocemente possibile con l'obiettivo di centrare gli ambiziosi target di consegna fissati dalla società di Jeff Bezos.
I sensori del sistema triangolano i segnali del braccialetto per determinare dove è posizionata la mano di un lavoratore, e il software indirizza la mano del lavoratore verso il punto giusto. Non è chiaro se o quando Amazon potrebbe effettivamente trasformare il concetto di braccialetto in realtà.
Domani intanto ci sarà un incontro al ministero del Lavoro tra Giuliano Poletti e l’azienda per tentare di ristabilire i contatti con i sindacati dopo gli sciperi dell'autunno e cessati prima di Natale per via della mancata conclusione della trattativa sul contratto aziendale che prevedeva una revisione dei carichi di lavoro e dell'organizzazione aziendale.
Il ministro Poletti: "Amazon deve rispettare la legge"
"In Italia c'è una legge e le cose che si possono fare sono quelle ammesse dalla legge". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti ha commentato l'iniziativa di Amazon di dotare i propri dipendenti di un braccialetto per controllarne la produttività.
"Sul tema dei controlli la legge prevede che per avere determinate autorizzazioni ci debba essere un accordo con i sindacati e le autorità competenti non valuto nel merito nulla, ma in Italia la legge si applica e si rispetta. Vale per Amazon come per tutti gli altri".
Amazon, le reazioni dei sindacati
"Essersi divisi tra proglobal e noglobal, senza pensare alla regolazione permette alle multinazionali di fare il bello e il cattivo tempo dappertutto nel mondo" spiega il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo che ha anche fatto riferimento al lavoro offerto dalle piattaforme digitali bollandolo come "nuovo caporalato e nuovo sfruttamento".
"Si mandano i giovani a lavorare per tre o cinque euro l'ora, è una vergogna internazionale a cui bisogna mettere rimedio dando più sovranità al sindacato europeo e internazionale".
"Uno strumento schiavista che rischia di ledere fortemente la privacy dei lavoratori, poicheé li sorveglia durante tutto il ciclo produttivo. In Italia, qualsiasi attivita' di controllo sul lavoro dei dipendenti è illegale" dichiara Paolo Capone, segretario generale Ugl.
"Il colosso dell'e-commerce mondiale è tristemente abituato a trattare i propri operai come fossero automi, questo non potra' mai essere un modello di lavoro accettabile per nessuna azienda al mondo".