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Domenica, 28 Aprile 2024
Facciamo chiarezza

Le famiglie che a marzo riceveranno l'assegno unico in ritardo, per un motivo

Gli importi per il mese in corso verranno accreditati tra lunedì 18 e mercoledì 20. Ma qualcuno dovrà attendere qualche giorno in più

Come da calendario prestabilito, tra pochi giorni l'Inps provvederà a pagare l'assegno unico per il mese di marzo 2024: le date per i pagamenti sono il 18, il 19 e il 20, come specificato dallo stesso istituto di previdenza. Non tutte le famiglie che ne hanno diritto, però, vedranno l'importo caricato in questi giorni. Si tratta di quelle che, fino allo scorso anno, percepivano il reddito di cittadinanza. Per loro, da prassi assegno e reddito venivano infatti accreditati in un'unica soluzione. Venuta meno la seconda misura, per iniziativa del governo Meloni, si è dovuto procedere con una nuova domanda per ricevere l'assegno unico e universale per ogni figlio a carico fino ai 21 anni, la misura che da marzo 2022 ha unificato in una sola agevolazione una serie di interventi a sostegno delle famiglie con figli.

La richiesta in questione deve essere stata inviata entro la fine del mese di febbraio 2024. Proprio in questi casi servirà quindi qualche giorno in più per permettere all'Inps di esaminare e valutare le domande. È possibile poi che la nuova domanda di chi percepiva il reddito di cittadinanza non sia stata inviata entro lo scorso 29 febbraio. La si può comunque presentare fino a giugno. Gli arretrati non verranno comunque persi, ma saranno accreditati in un secondo momento.

Non dovrebbe comunque trattarsi di un grosso ritardo, perché l'assegno mensile dovrebbe arrivare in ogni caso entro gli ultimi giorni di marzo, spostato avanti di una decina di giorni rispetto a tutti gli altri beneficiari. Dal mese di aprile in poi, i versamenti seguiranno il calendario prestabilito per tutte le famiglie (17, 18, 19 aprile; poi 15, 16 e 17 maggio; poi 17, 18 e 19 giugno).

Da marzo l'importo dell'assegno sarà aggiornato all'ultimo Isee valido, che andava presentato entro il 29 febbraio, esattamente come la domanda degli ex beneficiari del reddito di cittadinanza. Se non è stato inviato, si riceverà l'importo minimo di 57 euro. Anche in questo caso fino a giugno è possibile rimediare, per poi ricevere anche gli arretrati.
 

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