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Sabato, 27 Aprile 2024
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Bollette gas, oggi finisce il mercato tutelato: cosa bisogna fare

Scatta lo stop al mercato tutelato del gas, una novità che riguarda 5,5 milioni di famiglie in tutta Italia. Dai contratti alle offerte: ecco tutti i consigli utili per evitare brutte sorprese

A partire da oggi, mercoledì 10 gennaio, gli italiani dovranno dire addio,  al mercato tutelato per quanto riguarda le bollette, uno stop che coinvolge circa 5,5 milioni di famiglie non vulnerabili. Un cambiamento non da poco a cui bisogna arrivare preparati e in possesso di tutte le informazioni necessari per evitare spiacevoli sorprese. Come spiega il Codacons, nelle ultime ore si stanno moltiplicando le telefonate commerciali di call center specializzati e operatori che, approfittando del momento di confusione, spingono gli utenti a siglare contratti paventando l’interruzione delle forniture di gas in caso di mancata scelta di un operatore sul libero mercato. Una pratica aggressiva e scorretta che rischia di arrecare un danno economico enorme ai consumatori, una trappola da cui stare alla larga.

Bollette gas, cosa cambia per le famiglie

Per capire quanto costerà alle famiglie il passaggio al mercato libero, nel caso in cui si scelga un contratto a prezzo fisso oppure variabile, il Codacons ha realizzato un'indagine. Prendendo in esame le migliori offerte degli operatori presenti sull’apposito comparatore pubblicato sul sito di Arera, e considerato il consumo medio di una famiglia tipo pari a 1.400 metri cubi annui per cottura cibi, riscaldamento e produzione di acqua calda, si scopre che i contratti a prezzo fisso sono sensibilmente più costosi rispetto alle tariffe praticate agli utenti vulnerabili, quelli cioè che rimarranno nel regime di maggior tutela, spiega il Codacons.

La bolletta media del gas si attesta a 1.905,43 euro annui, più pesante del 14,56% rispetto alla bolletta media stimata da Arera per il 2024 per gli utenti che rimarranno nel mercato tutelato (considerato anche il ritorno dell’Iva al 10% e al 22% a partire da gennaio). Una differenza che equivale ad una maggiore spesa in media pari a +242,28 euro a famiglia su base annua. La situazione cambia se si sceglie un contratto a prezzo variabile: in questo caso la bolletta media del gas, considerando la migliore offerta, si attesta a 1.620,55 euro annui, con un risparmio di appena il -2,57% rispetto alle tariffe del tutelato del 2024, pari ad una minore spesa di -42,97 euro all’anno a famiglia.

Per le offerte variabili, rispetto ai contratti a prezzo fisso del mercato libero, la differenza è attualmente pari a -284,88 euro a famiglia su base annua (considerando le migliori offerte). Un risparmio tuttavia fittizio, considerando che al salire dei prezzi dell’energia sui mercati, le tariffe praticate agli utenti subiranno un conseguente aumento. “Il passaggio al mercato libero si conferma una sciagura per i consumatori, e in base alle nostre previsioni il bilancio al termine dell’operazione sarà negativo, con un aggravio di spesa per le forniture di gas ed un generale peggioramento delle condizioni economiche praticate agli utenti”, commenta il presidente Carlo Rienzi.

Bollette gas, stop al mercato tutelato: le cose da sapere

Inoltre, per andare in soccorso dei consumatori, il Codacons ha stilato anche un decalogo con tutte le informazioni e i consigli utili sul mercato tutelato, su come scegliere il gestore e su come evitare tranelli:

1) Verificare se si rientra nella categoria dei clienti "vulnerabili" e se, quindi, si ha diritto a rimanere nel mercato tutelato. Sono definiti per legge vulnerabili i seguenti soggetti: Intestatario di età superiore ai 75 anni; Condizioni economiche disagiate; Utenza Gas in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi (come terremoti e alluvioni); Disabilità ai sensi dell’art.3 dl 104/92. Chi è cliente del servizio di tutela gas non deve comunicare nulla: in questo caso, se non viene scelta nessuna offerta sul libero mercato, si passerà automaticamente nel servizio di tutela della vulnerabilità. Chi è invece cliente del libero mercato ma rientra nei requisiti della vulnerabilità, può chiedere al proprio venditore di entrare nel servizio di tutela della vulnerabilità. Per accedere al servizio è possibile compilare l’apposito modulo di autodichiarazione disponibile sul sito di Arera. Il servizio di tutela della vulnerabilità prevede condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità. Esse consistono in un prezzo variabile su base mensile, determinato sulla base della media mensile dei valori consuntivi del prezzo sul mercato all'ingrosso italiano (il Psv day ahead), a cui si sommano altri corrispettivi definiti dall’Autorità a copertura dei costi del servizio, nonché gli oneri e le imposte previste per legge.

2) Hai il dubbio se il tuo contratto gas sia nel mercato libero o nel servizio tutelato? In ogni tua bolletta deve essere presente l’indicazione 'Servizio di tutela' oppure 'Mercato libero'. Se sei un cliente non vulnerabile e sei nel mercato libero non è necessario che tu faccia nulla: resteranno le condizioni previste dal tuo attuale contratto.

3) Non farsi prendere dalla fretta. Anche se non si sceglie un operatore del mercato libero, nessuna fornitura sarà interrotta: chi alla data odierna non ha scelto un contratto sul mercato libero viene trasferito automaticamente a una fornitura cosiddetta 'Placet', cioè a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela, con lo stesso venditore. Si tratta di offerte che tutti i venditori di gas del mercato libero devono obbligatoriamente rendere disponibili a famiglie e piccole imprese, con condizioni contrattuali prefissate definite dall'Autorità, ma a prezzi liberamente stabiliti dal venditore.

4) Non c'è una regola per risparmiare che valga per tutti: gli importi che paghiamo in bolletta dipendono da numerosi fattori, come abitudini di vita, numero di componenti familiari, orario di utilizzo del gas, ore trascorse in casa, periodi trascorsi in seconde case, ubicazione geografica (ad esempio immobili in zone molto fredde, ecc.).

5) Scegli la tariffa più adatta alle tue esigenze, tra quella fissa e quella variabile, ricordando che un contratto a prezzo fisso ha un costo più alto rispetto alle tariffe variabili, ma garantisce nel tempo la stabilità delle spese a parità di consumi. Al contrario, un contratto a prezzo variabile offre tariffe più vantaggiose, ma indicizzate al mercato: questo significa che in caso di aumento dei prezzi dell'energia sui mercati internazionali, le tariffe applicate dal nostro fornitore subiranno un incremento, e di conseguenza la bolletta sarà più pesante.

6) Verifica la durata delle offerte, sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a prezzo variabile. In particolare le offerte a tariffa fissa hanno una durata prestabilita, in genere di 12 o 24 mesi, oltre la quale le condizioni economiche praticate cambiano. Anche per i contratti a prezzo variabile, gli operatori offrono sconti e promozioni, ma per un periodo limitato di tempo.

7) Verifica con attenzione tutte le condizioni contrattuali e i costi praticati dal venditore e addebitati in bolletta (Corrispettivi di vendita in quota fissa annua, oneri amministrativi e di commercializzazione, Oneri di sistema; Trasporto, Distribuzione e gestione del contatore; Imposte, ecc.). In caso di dubbi, rivolgiti ad una associazione dei consumatori.

8) Scegliere un fornitore con buone recensioni, consultando il web e i siti specializzati per reperire le opinioni di altri clienti. Verificare che fornisca un servizio clienti efficiente, e che metta a disposizione numeri e contatti da utilizzare in caso di problemi o informazioni, e che a tali numeri rispondano operatori fisici e non dischi pre-registrati.

9) Prima di scegliere un venditore del mercato libero, comparare le varie offerte sull'apposito comparatore disponibile sul sito di Arera, senza cedere alle pressioni dei call center che ci contattano per offrire contratti 'vantaggiosi', individuando l'offerta più adatta al nostro stile di vita e alle nostre esigenze.

10) Una volta individuate le offerte migliori, contattare direttamente i fornitori per tentare di ottenere condizioni migliori e sconti. Valutare eventuali programmi di incentivazione che possono portare benefici in bolletta, come incentivi sulla riduzione dei consumi ecc.

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