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Lunedì, 29 Aprile 2024
Soldi

Conto deposito: perché se ne parla così tanto e quanto si può guadagnare

I tassi cresciuti negli ultimi mesi, le differenze con il conto corrente tradizionale, i rischi e le valutazioni da fare. Cosa bisogna sapere per farli fruttare

Tornano di moda i conti deposito, soprattutto perché i tassi di interesse su questa tipologia di prodotto finanziario hanno avuto una crescita netta negli ultimi mesi. Se è vero che i livelli dei tassi da qui in avanti potrebbero essere ritoccati al ribasso, complice un eventuale taglio da parte della Banca centrale europea, oggi questi conti che vincolano la liquidità sono di certo una valida alternativa a Bot (buoni ordinari del Tesoro) e Btp (buoni del Tesoro poliennali). Una buona soluzione di investimento a breve o medio termine per chi ha un gruzzolo di qualche migliaia di euro da far fruttare. Sì, ma come?

Breve definizione: il conto deposito è un prodotto finanziario che ha la funzione di gestire il risparmio, o le risorse che eccedono la normale gestione economica personale. Fornisce un rendimento sulle somme depositate in base all'interesse praticato dalla banca. È diverso dal conto corrente tradizionale: non viene infatti utilizzato per le operazioni quotidiane come pagamenti e prelievi. In altre parole, si tratta di un sistema con cui accumulare risparmi e ottenere un rendimento sugli stessi. Può essere libero o vincolato (e potenzialmente svincolabile o meno). Nel primo caso si ha l'immediata disponibilità dei soldi depositati. Con il conto di deposito vincolato, invece, si possono ritirare i propri risparmi solo alla scadenza del periodo di vincolo (da 6 a 60 mesi, in genere).

Il vincolo viene remunerato con interessi maggiori, mentre possono essere previste penali, generalmente consistenti nella mancata corresponsione degli interessi, in caso di ritiro del deposito prima della scadenza prefissata. Dal 1° luglio 2014 la tassazione sugli interessi maturati dai conti di deposito (l'aliquota sulle rendite finanziarie) è stata portata al 26%. E se la banca fallisce? Le somme contenute in un conto di deposito libero o vincolato sono garantite fino a 100mila euro attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi.

Quanto si guadagna con un conto deposito?

Oggi il miglior conto deposito sul mercato, con un vincolo breve a 12 mesi e senza alcun conto corrente associato, offre il 5% lordo. Al netto della ritenuta fiscale del 26% e dell'imposta di bollo dello 0,20%, il rendimento netto è del 3,7%. Un esempio: depositando 30.000 euro, dopo un anno il guadagno netto è di 1.052,88 euro (nel dettaglio: tasso netto del 3,7%, interessi lordi di 1.504,11 euro, meno 391,07 euro di tasse, meno 60,16 euro di spese di bollo). Rendimenti che fanno concorrenza ai più tradizionali Bot.

Il guadagno netto con un conto deposito di 30mila euro con durata di 12 mesi

Con scadenze a medio termine, si arriva a pagare a 24 mesi fino al 5,5% lordo, ovvero il 3,87% al netto della ritenuta fiscale del 26% e dell'imposta di bollo dello 0,20%. Sulle offerte di lungo periodo, invece, si arriva al 5,40% lordo a 60 mesi. Ma qui il discorso cambia: bisogna essere disposti a lasciar fermi i propri depositi per un tempo maggiore, perché la liquidità è bloccata per tutta la durata del contratto. E ci sono le penali da pagare per "liberare" la somma investita (solo se il conto è potenzialmente svincolabile).

Fatto sta che i risparmiatori tornano a puntarci. Secondo dati confrontati su Segugio.it, il tasso di interesse sui conti deposito ha avuto negli ultimi dieci mesi una crescita decisa. Il prodotto con scadenza a 12 mesi aveva un tasso del 3,3% a gennaio 2023, mentre ora è arrivato al 5%. Il tasso medio dei cinque prodotti più convenienti è passato, nello stesso arco di tempo, dal 2,93% a 4,66%. La convenienza si registra anche con i conti deposito a più lunga durata. Quelli a cinque anni - 60 mesi - a ottobre 2023 segnavano un tasso al 5,75%. A gennaio dello scorso anno il valore era al 4%. L'incremento nel corso del tempo, insomma, è stato costante.

Cosa valutare bene, dunque, prima di aprire un conto deposito? In primis, bisogna prestare attenzione alla tipologia, se libero o vincolato: è evidente che più alta è la libertà del risparmiatore nel disporre dei propri soldi maggiore sarà la perdita di interessi. È perciò importante valutare se si avrà bisogno o meno delle somme depositate. La caratteristica principale del conto deposito è la sua natura a basso rischio: i fondi depositati, come detto, sono protetti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi che garantisce il rimborso fino a 100mila euro in caso di fallimento della banca. I tassi di interesse applicati dagli istituti bancari possono variare in base a molti fattori. Le condizioni di mercato o le politiche della banca stessa, per esempio. È importante tenere conto del tasso di interesse offerto, perché determinerà l'entità del rendimento che si potrà ottenere.

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