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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Il giudizio della Cgil su Marchionne

"Un uomo di grande intelligenza" che ha salvato "un'azienda morente", ma non ha saputo né voluto dialogare con i lavoratori. Il sindacato di Corso Italia rende onore al manager scomparso, ma non dimentica gli screzi del passato

Sergio Marchionne ha salvato una Fiat "morente", ma "non ha saputo né voluto indirizzare l’azienda che guidava al dialogo e alla collaborazione con una parte importante dei lavoratori italiani". È quanto si legge in una nota della segreteria nazionale della Cgil, che traccia un bilancio in chiaroscuro sull'operato del manager italo-canadese scomparso oggi

Marchionne, "cui è sempre andata la stima della Cgil" è stato un "uomo di grande intelligenza e capacità manageriale" ed "è stato in grado di non soffermarsi ai problemi di breve periodo, ma di guardare oltre, rivitalizzando e rilanciando un’impresa in grande difficoltà, portando il suo core business nel cuore del mercato automobilistico più importante, facendola diventare uno dei grandi player globali del settore".

"Duro negoziatore, bravo organizzatore – sottolinea Corso Italia – non ha però saputo nè voluto indirizzare l’azienda che guidava al dialogo e alla collaborazione con una parte importante dei lavoratori italiani. Una scelta, sanzionata dalla Corte costituzionale, costata conflitto, arretramenti, incomprensioni, che si sono riverberati, oltre che nelle relazioni sindacali, nella società e negli sviluppi industriali".

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Insomma la Cgil non dimentica gli screzi con i sindacati e sottolinea che "l’aver praticato la divisione sindacale e aver abbandonato la contrattazione nazionale” non sono state opzioni “imposte dalla contingenza industriale, finanziaria o economica".

"Oggi – conclude la Cgil – mentre permangono molte incognite sul futuro delle produzioni e dei livelli occupazionali in Italia, Fca ha la necessità di adottare un piano industriale e di affrontare i nodi ancora irrisolti che restano e si ripropongono non solo alla nuova dirigenza, ma alla stessa proprietà e ai decisori pubblici".

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