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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, occhio agli sms

La convocazione per la firma del patto di lavoro può avvenire sia attraverso la posta elettronica che tramite una chiamata o un messaggio sul cellulare. In Sicilia, per evitare il caos, si è scelta proprio quest'ultima strada

Nelle prossime ore molti beneficiari del reddito di cittadinanza residenti in Sicilia saranno convocati tramite sms di per i colloqui di orientamento finalizzati alla ricerca di un posto di lavoro. È quanto ha stabilito il direttore del dipartimento regionale Lavoro, Francesca Garoffolo, scongiurando così spiacevoli conseguenze per coloro che non avevano indicato l’indirizzo email nella domanda. Le convocazioni sarebbero infatti dovute avvenire tramite posta elettronica, ma a quanto pare non è stato possibile.

Reddito di cittadinanza, in Sicilia convocazioni tramite sms

Il vicepresidente della prima circoscrizione di Palermo, Antonio Nicolao, nei giorni scorsi ha infatti riferito di aver ricevuto "diverse telefonate dai beneficiari del reddito di cittadinanza che, preoccupati, ricordano che al momento della domanda non hanno indicato nessun indirizzo di posta elettronica". Per evitare il caos la Regione ha così deciso di procedere alle convocazioni tramite sms. 

"È stato necessario un incontro con il direttore del dipartimento Lavoro di Via Praga – si legge in una nota firmata da Nicolao e dal consigliere comunale Marcello Susinno - per chiedere di mettere nero su bianco rispetto alle procedure di convocazione. Questa è una terra dove il bisogno è tanto ed è necessario evitare possibili equivoci".  

"Abbiamo così deciso di scrivere prima all'assessorato al Lavoro, rappresentando la questione, e immediatamente dopo di incontrare il direttore stesso del dipartimento, che all’esito del confronto con tanto di nota scritta precisa che 'gli stessi saranno convocati tramite sms con procedure informatiche in corso di definizione', scongiurando così di fatto le ansie di chi ha inserito il solo numero di cellulare".

Reddito di cittadinanza, chi (e come) sarà convocato dai centri per l'impiego

Il caso riguarda per ora solo la Sicilia, ma non è escluso che altre regioni possano decidere di fare altrettanto convocando i beneficiari del reddito di cittadinanza tramite sms.

La convocazione per la firma del patto di lavoro in linea teorica può infatti avvenire sia attraverso la posta elettronica che tramite una chiamata o un messaggio sul cellulare dei così detti "occupabili". Non tutti però dovranno sottoscrivere il patto per il lavoro. Sono infatti tutti gli over65 e i disabili, ma anche i componenti della famiglia che devono prendersi cura di bambini al di sotto dei 3 anni o di persone non autosufficienti.

Esentati anche chi ha sottoscritto negli ultimi due anni un Patto di servizio in corso di validità presso i Centri per l’Impiego.

Cosa prevede il patto per il lavoro

Una volta sottoscritto il patto, il beneficiario deve collaborare con l’operatore addetto alla redazione del bilancio ed accettare – pena la sospensione del reddito - almeno una di tre offerte di lavoro congrue (una in caso di rinnovo). La congruità dell’offerta di lavoro viene definita sulla base di tre principi. 

  1.  coerenza tra l’offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate;
  2.  distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (100 km la prima offerta, 250 la seconda, ovunque per la terza);
  3.  durata dello stato di disoccupazione.

Lombardia, solo 23mila beneficiari firmeranno il patto per il lavoro

Infato la fase due del reddito di cittadinanza è già partita in Lombardia. Secondo la Regione, su 136mila domande di Rdc pervenute Anpal ha notificato ai centri per l'impiego 23mila persone da prendere in carico per i percorsi di inserimento lavorativo. "Di queste 23mila - spiega l'assessore Melania De Nichilo Rizzoli -, ad oggi i cpi hanno già avuto contatti con 4mila persone, ossia circa il 17% dei beneficiari notificati e quasi il 10% di chi ha avuto contatti con i cpi ha già in corso una politica attiva. Gli altri 19mila beneficiari saranno convocati nelle prossime settimane".

Un percorso, che, sottolinea l'assessore, deve avere un obiettivo ben preciso. "Il nostro obiettivo - spiega Rizzoli - è far diventare realmente il reddito di cittadinanza parte integrante del sistema di politiche attive della regione, e non solo un sussidio come è stato finora". E in questa partita il ruolo dei navigator dovrà essere centrale. "Io - spiega - li ho riuniti tutti, sono 329 quelli assegnati alla Lombardia, ed è stata loro fornita una formazione, di due giorni, su quelle che sono le politiche attive del lavoro della Regione Lombardia, che sono diverse rispetto a quelle di altre regioni. Da noi, pubblico e privato sono in competizione con l'obiettivo di raggiungere la massima occupazione".

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