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Domenica, 28 Aprile 2024
Cifra spaventosa

I rincari delle bollette ci costeranno 82 miliardi

Le stime della Cgia: gli aumenti di luce e gas con cui dovranno fare i conti le famiglie e le imprese italiane sono pari alla metà del Pil del Veneto

Togliendo gli aiuti erogati fino a questo momento dal Governo, i rincari di luce e gas che le famiglie e le imprese dovranno sostenere quest'anno ammontano a 82,6 miliardi di euro. Una cifra spaventosa che arriva dalle elaborazioni dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha confrontato i costi del 2022 con quelli dello scorso anno: la cifra ottenuta è pari alla metà del Pil della Regione Veneto. Un incremento che, comunque, è destinato a diminuire; grazie agli effetti del tanto atteso decreto Aiuti ter che il Governo Draghi approverà la settimana prossima. Se, dunque, ragiona ancora Cgia, in linea puramente teorica, il Governo avesse a disposizione tutte le risorse necessarie per azzerare gli aumenti senza ricorrere a un nuovo indebitamento, dovrebbe, per l’appunto, approvare una misura da 82,6 miliardi. In realtà, prosegue il dossier, stando alle notizie apparse in questi ultimi giorni, il nuovo decreto, proprio per non incorrere in un aumento del deficit, dovrebbe portare in dote non più di 12-13 miliardi.

Rincari dunque pari alla metà del Pil Veneto: come si è giunti a questa cifra monstre? Secondo la metodologia di calcolo utilizzata dall’Istat, prosegue il centro studi degli artigiani di Mestre , nell’indagine sulla spesa delle famiglie del 2021, inizialmente è stato possibile stimare il costo sostenuto dalle famiglie per l’energia elettrica e il gas, successivamente è stato aggiunto quello riconducibile alle imprese, arrivando ad un costo totale per l’anno 2021 di 80 miliardi di euro. Per l’anno 2022, invece, si è stimato un costo energetico complessivo, sempre a carico delle famiglie e delle imprese, di 207,4 miliardi di euro.

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Pertanto, l’aumento del costo energetico totale 2022 su 2021 è stato di 127,4 miliardi di euro (+159 per cento). Se a questa cifra in valore assoluto sottraiamo i 44,8 miliardi di aiuti economici contro il caro bollette erogati quest’anno dal Governo Draghi, l’incremento del costo dell’energia in capo a famiglie e imprese rispetto l’anno scorso è, come evidenziato, di 82,6 miliardi. Aumenti pari al gettito di Imu, Ires, Irap e bollo auto: per dare una “dimensione” dell’ammontare di questi 82,6 miliardi, Cgia stima quante tasse in meno dovrebbero pagare famiglie e aziende per compensare gli aumenti delle bollette di luce e gas. Senza nuovi aiuti, pareggerebbero il conto se quest’anno non versassero agli enti locali e all’erario il bollo auto, l’Imu, l’Ires e l’Irap. Insomma, prosegue il Report , "stiamo parlando di una cifra da far tremare i polsi" che se nelle prossime settimane non verrà sufficentemente mitigata rischia di far chiudere molte attività e di relegare in condizioni di povertà tantissime famiglie.

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Con una spesa pubblica da mille miliardi, prosegue Cgia, non dovrebbe essere difficile trovarne altri 20 miliardi. Appare evidente che se vogliamo mettere in sicurezza il Paese entro la fine dell’anno bisognerà intervenire con almeno 30 miliardi di nuovi aiuti. La metà circa di questa cifra sembra essere stata recuperata dal Governo Draghi senza dover ricorrere a nuovo debito. Crediamo, vista la gravità del momento, che non sarebbe un’ “eresia” ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio per almeno altri 15-20 miliardi. Ovviamente, con l’assenso di Bruxelles che, nel frattempo, dovrebbe allentare i vincoli normativi sugli aiuti di Stato. Cgia ricorda che per fronteggiare la crisi pandemica in Italia, tra il 2020 e il 2021 - attraverso i ristori, i contributi a fondo perduto e i prestiti agevolati - il governo ha sostenuto famiglie e imprese con oltre 180 miliardi di euro. Ed è stato grazie a queste misure se siamo riusciti a superare quel momento così difficile.

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