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Sabato, 27 Aprile 2024
La misura della discordia

Come funziona la sanatoria sugli scontrini che "salva" 50mila negozi

Il condono sugli scontrini fiscali ha trovato spazio nel decreto energia: i commercianti che hanno commesso irregolarità tra il 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023 possono mettersi in regola con un ravvedimento operoso da effettuare entro il 15 dicembre. Una misura destinata a far discutere

Nel decreto energia del governo Meloni, tra il bonus carburante e gli sconti per le bollette di luce e gas, c'è una misura destinata a far discutere. Nel pacchetto di norme appena varato ha infatti trovato spazio la sanatoria sugli scontrini fiscali che, come sottolineato dall'esecutivo, "salva" 50mila piccoli esercizi commerciali dalla sospensione della licenza per aver commesso violazioni sugli scontrini, fatture e ricevute fiscali. Una misura che in sostanza va in soccorso di chi ha violato gli obblighi di certificazione dei corrispettivi e di conseguenza presentato dichiarazioni dei redditi falsate.

Come funziona la sanatoria per gli scontrini

Come funziona? Con un semplice "ravvedimento operoso", che non prevede "sconti" sulle somme da pagare, ma evita appunto sanzioni accessorie, come la sospensione dell'attività, i commercianti che dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023 hanno commesso delle irregolarità, possono "sistemare" la loro situazione con il Fisco. Per quanto riguarda le tempistiche, il suddetto ravvedimento dovrà essere effettuato entro venerdì 15 dicembre 2023. Un condono destinato a generare polemiche. Se da un lato la mossa del governo viene motivata con il salvataggio di 50mila piccole attività, dall'altro c'è chi storce il naso, facendo riferimento all'ennesimo "favore" a chi non ha rispettato le regole. Pagando il dovuto ci si mette in regola, e senza dover pagare penali, con buona pace di chi invece fa tutto per bene ed è in regola con i pagamenti.

La polemica: "L'ennesimo condono del governo"

La norma sugli scontrini (e non solo quella) è finita nel mirino di Antonio Misiani, responsabile economico del Pd: "È un decreto assolutamente deludente, quello varato oggi dal Consiglio dei ministri. Avevamo chiesto che lo Stato restituisse agli italiani l’extra gettito ricavato dall’aumento della benzina e del diesel. La risposta del governo è stata una mancetta, il mini bonus da 80 euro una tantum caricato sulla social card 'Dedicata a te'. Cento milioni in tutto, a fronte di una stangata per gli automobilisti di oltre dieci miliardi di euro (gran parte dei quali finiti nelle casse dello Stato). In pratica, una presa in giro",

La proroga di alcuni aiuti contro il caro bollette e della garanzia Consap sui mutui per gli under 36, così come il parziale rifinanziamento del bonus trasporti, che il Pd aveva fortemente sollecitato - ha aggiunto Misiani -, sono le uniche decisioni che vanno nella direzione giusta. Per il resto, siamo nettamente al di sotto delle necessità. È assente la proroga del regime di maggior tutela luce e gas, con il rischio che l’anno prossimo dieci milioni di famiglie subiscano un enorme aumento delle loro bollette. Nulla per le famiglie in affitto. Nulla per il caro libri di testo. È invece presente il 'ravvedimento operoso' sugli scontrini fiscali. Cioè l’ennesimo condono da parte di un governo che finora ne ha inanellati una dozzina. È il segno di quali siano le reali priorità della destra". Sanatoria bocciata anche da Pierpaolo Bombardieri, leader Uil: "Abbiamo registrato ieri un’ultima sanatoria, quella per chi non ha fatto gli scontrini, e noi abbiamo in Italia tanta gente per bene che paga le tasse: vorremmo che questo principio fosse applicato dappertutto".

Diversa la posizione di Giulio Felloni, presidente di Federmodaitalia-Confcommercio: "Bene la sanatoria per le violazioni degli obblighi di trasmissione all’Agenzia delle Entrate degli scontrini elettronici perché rientra nel solco degli interventi di tregua fiscale, già introdotti con la Legge di Bilancio dello scorso anno, finalizzati a promuovere l’adempimento spontaneo dei contribuenti e a instaurare un rapporto con l’Amministrazione finanziaria meno conflittuale, più collaborativo e più trasparente".

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