Smart working prorogato ma non per tutti: chi può lavorare da casa e chi no
Un emendamento alla manovra tutela i lavoratori fragili, sia nel pubblico sia nel privato. Esclusi invece i genitori di figli sotto i 14 anni
Smart working prorogato ancora fino al 31 marzo. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera, ma la possibilità di lavorare da remoto non è per tutti. Viene concessa ai lavoratori fragili, sia nel pubblico sia nel privato, anche esercitando se necessario un'altra mansione. L'emendamento non cita invece i genitori di figli sotto i 14 anni.
Secondo quanto previsto, il datore di lavoro deve assicurare lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile "anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento".