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Sabato, 27 Aprile 2024
Spese in vista

Bollette, nuovi aumenti in arrivo: "Rincari di +12% per l'elettricità e +9% per il gas"

Le stime, ritenute attendibili, sono di Nomisma. Le tariffe scontano gli effetti dell'inflazione che si sta abbattendo sul prezzo dell'energia all'ingrosso

Non ci sono buone notizie per la famiglie italiane. Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, nell'ultimo trimestre del 2023 - e dunque a partire da ottobre - sono in arrivi nuovi rincari sulle nostre bollette. Una stima che arriva alla vigilia delle nuove tariffe che dovrebbero essere comunicate domani dall'Arera (l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e che dovrebbero essere piuttosto attendibili. 

Tabarelli osserva che gli indici di luce e gas saranno "rivisti al rialzo e che per l'elettricità si va verso 27 centesimi di euro per kWh (+12%) che è comunque sempre meno della metà di un anno fa". Per il gas invece il rialzo sarà del 9%. 

E le indiscrezioni sono confermate anche dal presidente dell'Arera, Stefano Besseghini, che si limita a osservare i mercati. Besseghini vede "un po' di sussulto sulle tariffe del mercato tutelato" che verranno annunciate domani e poi commenta, nel corso dell'Italian Energy Summit de Il Sole 24 Ore in Piazza Affari, la situazione: "Non sarà come l'anno scorso, ma inevitabilmente le oscillazioni significative che vediamo sui mercati si riflettono sul prossimo trimestre" ha osservato. 

Gli appelli contro la fine del mercato tutelato

Crescono intanto gli appelli per mantenere, almeno per qualche mese, il mercato tutelato dell'energia che dovrebbe finire per (quasi) tutti a gennaio. Secondo il presidente di Enel, Nicola Lanzetta: "Vale la pena prendersi un po' di tempo affinché questo processo venga metabolizzato e compreso". 

Fine del mercato tutelato di luce e gas: cosa cambia per le bollette tra pochi mesi

Ma a battere sulla proroga politicamente è soprattutto la Lega. "Dopo l'Arera, nelle sue segnalazioni al Parlamento del 6 luglio scorso, anche Enel, per bocca del suo direttore Italia, Nicola Lanzetta, esprime dubbi sulla fattibilità e l'opportunità di abolire il regime di maggior tutela a fine anno. In effetti il passaggio al libero mercato in un contesto inflattivo come quello attuale, caratterizzato da tensioni e volatilità sul mercato dell'energia e dal rincaro del costo del denaro, rischia di compromettere i bilanci di tante famiglie e imprese. È compito della politica raccogliere queste sollecitazioni qualificate, e per questo come Lega ci adopereremo nelle sedi competenti per prorogare il regime di maggior tutela". Così il deputato Alberto Bagnai, responsabile economia della Lega, e Massimo Bitonci, sottosegretario al MIMIT. Il dibattito rimane insomma aperto, ma il governo è chiamato (a breve) a prendere una decisione. 

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