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Domenica, 28 Aprile 2024
Film al Cinema

"La Ligne" con Valeria Bruni Tedeschi: storia di un rapporto tra madre e figlia

Ritorna al cinema dal 19 gennaio la regista franco svizzera Ursula Meier, con un dramma presentato in concorso alla 72° edizione del Festival Internazionale del Film di Berlino e al Napoli Film Festival del 2022

La Ligne – La linea invisibile, è un film che si pone in successione a quello di dieci anni prima dal titolo Sister, tornando a trattare il tema dei rapporti tossici all’interno del contesto familiare. Questa volta la ragia di Ursula Meier però si concentra su un gruppo tutto al femminile, con un cast di attrici che in modo sapiente caratterizza dei personaggi tanto diversi tra loro. Tra loro troviamo la grande Valeria Bruni Tedeschi nei panni della madre, una ex grande musicista che ora si dedica all’insegnamento, e la rivelazione Stéphanie Blanchoud, attrice ma anche musicista e drammaturga che già aveva collaborato con la Maier per uno dei suoi video musicali. 

La trama

Margaret, ha alle spalle una storia di comportamenti violenti subiti ed inflitti, e da poco è tornata a vivere di nuovo con la madre Christina, e la sorella minore Marion di dodici anni. Durante l’ennesima brutale discussione tra le due donne, Margaret colpisce la madre che cadendo batte la testa. In attesa del processo, le viene vietato di avvicinarsi a meno di 100 metri da casa loro. Questo non fa però che intensificare il suo desiderio di esserne più vicina, soprattutto perché la terza sorella è incinta e prossima al parto. Così ogni giorno, la piccola Marion disegna a terra una linea di confine dove incontrarsi con Margaret per studiare insieme canto. 

2. Elli Spagnolo

La storia di un rapporto complesso tra madre e figlia

In La ligne, Ursula Meier riprende l’esplorazione del tema della famiglia e il tema del ‘confine’ (che sia geografico o immaginario) dopo i due precedenti film Home (2008) e Sister (2012). Al centro di questa storia vi sono delle dinamiche che sarebbe possibile ricondurre a moltissimi nuclei familiari, ma che qui sono portati ad una estremizzazione formale enfatizzata ulteriormente da quello che è posto attorno al gruppo: i personaggi secondari (inseriti però senza troppe spiegazioni o approfondimenti che permetterebbero allo spettatore di comprendere e accettare più facilmente la loro presenza) ma soprattutto l’ambiente.

La vicenda, infatti, si attua in questo freddo villaggio francese circondato dalle montagne innevate, il cui ruolo è quello di sottolineare il gelo che lentamente, un avvenimento dopo l’altro, è calato all’interno di questa famiglia. La madre incolpa le figlie di averle portato via il tempo necessario a dedicarsi a quella che avrebbe potuto diventare una proficua carriera musicale, costringendola invece a ripiegare su un lavoro come insegnante di musica che però non la soddisfa. E dopo l’incidente, ancor più di prima, la donna porta rancore proprio a Margaret, perché rimasta parzialmente sorda è ora costretta a sacrificare anche questo lavoro. Vi era quindi, già prima dell’inizio della vicenda mostrata, una profonda distanza tra le donne, che però ora diventa tangibile tracciando questa simbolica linea di confine tra di loro, resa concreta dalla più piccola delle donne di casa, che si ritrova in mezzo a due figure che dovrebbero essere punto di riferimento per lei ma che invece le mostrano solamente i propri punti deboli, anche a costo di sacrificare le sue passioni. È una pellicola in cui riecheggiano le insicurezze emotive delle protagoniste fino al momento in cui il riavvicinamento ritorna possibile. Eppure alla fine rimane l’impressione che se pur fisicamente di nuovo vicine, il confine della linea sia sempre lì presente a ricordare quanto ognuna sia diversa, e lontana, dall’altra. 

A brillare in questo cast quasi del tutto al femminile è sicuramente, Stéphanie Blanchoud. Con la sua recitazione molto fisica e con i suoi silenzi riesce a trasmettere tutto il dolore e il dramma di una vita difficile e il suo rapporto ambivalente di odio-amore che condivide con la madre, che le ha trasmetto la passione per quella stessa musica che però le divide tanto.  

Voto: 7 

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