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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Uomini da marciapiede, Ruffini e Ballerina gigolo per disperazione

Arriva in sala il 7 settembre la commedia di Francesco Albanese prodotta da Genesis, Run Film e Rai Cinema

Nella calda estate degli Europei 2022, con tutti gli uomini di Todi attaccati alla tv per seguire il torneo degli azzurri, un gruppo eterogeneo accomunato da guai vari guidato dai due fratelli Gennaro e Gabriele, trova il modo di risolvere i propri problemi economici puntando a vendere servizi particolari per donne sole. E’ questa la vicenda al centro del film “Uomini da marciapiede” di Francesco Albanese, che arriva nei cinema il 7 settembre distribuito da Minerva e Altre Storie, e vede protagonisti, oltre a Paolo Ruffini e allo stesso regista che interpretano Gennaro e Gabriele i due fratelli al centro della storia, anche Herbert Ballerina (Oscar), Clementino (Paco), Rocio Munoz Morales (Lara), Fioretta Mari, Cristina Marino (la moglie di Gennaro), e vede la partecipazione di Francesco Pannofino (zio Leonardo) e Serena Grandi.

Uomini da marciapiede, la trama del film

Gennaro e Gabriele sono due fratelli cresciuti separati dopo il divorzio dei genitori: uno, Gabriele,  con il padre a Napoli; l’altro, Gennaro, con la madre in Umbria. Quando Gabriele si mette nei guai con un debito di gioco coinvolge anche Gennaro facendogli perdere l’agriturismo di famiglia gestito da lui. Per ripagare il debito i due fratelli, insieme all’amico Oscar, anche lui in cerca di denaro per l’operazione dell’anziana madre, provano prima a compiere la più sgangherata delle rapine, ma senza esito. Poi, arriva il lampo di genio: è la fine di giugno e tutta Italia si ferma a seguire gli azzurri impegnati nella lunga e vittoriosa cavalcata degli Europei. I tre amici si rendono conto però, che molte donne sfuggono a questo incantesimo collettivo e anzi, approfittano della partita per andare alla ricerca di piaceri e situazioni diverse dal solito. I tre disperati, a cui si aggregherà un quarto personaggio altrettanto bizzarro, capiranno che per ‘svoltare’ la situazione basterà loro mettersi su piazza (o meglio sul marciapiede). Si improvviseranno così gigolo, dando vita a situazioni esilaranti e non sospettando di avere sulle loro tracce anche la polizia, guidata dalla bella Lara, che sta cercando di incastrare il malvivente che ha strozzato i due fratelli.

Uomini da marciapiede, sorrisi senza sorprese

Una commedia in cui si ride delle disavventure di quattro improbabili gigolo che si trovano in qualche modo a sfruttare l’ossessione nazionale per il calcio, puntando su chi, da quell’ossessione, è meno preso, ovvero le donne. Mentre gli uomini vanno a vedere la partite le donne che fanno?

A proporsi di rispondere a questa domanda sono i personaggi di 
Gabriele, Gennaro, Oscar e Paco, che capiscono che intrattenere il pubblico femminile durante le partite dell’Europeo può essere l’idea giusta per la svolta che attendevano nelle loro vite. Si trasformano così in quattro improvvisati gigolo di provincia, e ben presto saranno richiestissimi. Il segreto del loro successo? Lo spiega una battuta di Gennaro/Paolo Ruffini: “Siamo normali”.

E come tutte le persone normali hanno infatti vite complicate, che lo diventano ancora di più quando Gabriele, il fratello attira-guai di Gennaro, lo coinvolge nelle proprie disavventure finanziarie e lo fa finire nelle spietate mani di un criminale. Per ripagare il debito di gioco i due fratelli avranno il colpo di genio di metter su questa singolare e lucrosa attività, coinvolgendo anche due amici bizzarri, Oscar interpretato da Herbert Ballerina e Paco interpretato da Clementino, i due personaggi più comici di tutto il film.

Nella storia si innesca anche una sottotraccia romantica che vede protagonista la poliziotta di Rocio Munoz Morales che si mette alle calcagna di Gennaro ( e dei suoi colleghi gigolò) per arrivare a catturare il criminale che lo strozza. Il cast corale è un po’ la forza del film, e oltre ai protagonisti vanno citati i divertenti ruoli di Fioretta Mari e di Francesco Pannofino. La storia è semplice e con la dichiarata intenzione di strappare risate, e scorre senza particolari sorprese tra equivoci, imbranataggini, imbarazzi ma anche ricerca della riconciliazione famigliare.

Voto: 5,5

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