rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024

La recensione

Lorenzo Federici

Responsabile di redazione

Echo, la nuova serie Marvel su Disney+: bene il trailer, per il resto male e a tratti malissimo

Il 10 gennaio 2024 è arrivata su Disney+ Echo, la serie Marvel Spotlight spin-off di Hawkeye tutta incentrata su Maya Lopez e che – spoilerone – con la scena post credit lancia Daredevil: Born Again.

Bene, com’è la serie? Andiamo con ordine.

Echo, di cosa parla la serie?

Per non spoilerare ferocemente la trama – perché di svolte ce ne sono  – andiamo con la sinossi ufficiale: Echo racconta “la storia di Maya Lopez, inseguita dall’impero criminale di Wilson Fisk. Quando il suo viaggio la riporta a casa, Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità”.

Ecco: il gioco di Echo gira tutto intorno al nome stesso della serie. Il lascito. L’eredità. La voce che arriva da lontano, lontanissimo. Gli antenati o Kingpin? L’amore o la violenza? L’oppressione o la libertà? E c’è di più nella nuova miniserie Marvel Spotlight: lo strano (malato?) rapporto padre-figlia tra Kingpin e Maya, la vendetta, l’ambizione, l’elaborazione del lutto, il trauma, le radici, la costruzione dell’identità, il concetto di famiglia, la discendenza, la centralità femminile e l’inclusività.

Echo: bene il trailer, poi male e a tratti malissimo

Detta così potrebbe anche suonare come “bene, ottima serie”, ma non è così. Il problema è come realizzi le idee. Certo, alcune cose si salvano. Qualche esempio: geniale l’idea del silenzio totale che catapulta lo spettatore nei panni di Maya che non sente, alcune scene d’azione, lo sfondamento del muro, alcuni flashback, i dialoghi (stranianti) tra Kingpin e Maya, la scena del gelataio. E ultimo, ma solo per fare scena, il cameo anticipato (per meglio dire: bruciato) dal leak del Daredevil dei tempi di Netflix (in questo caso: poche parole mirate, tante botte).

Solo che poi arrivano i problemi. Sono grossi e sono di scrittura. Di nuovo alcuni esempi (l'elenco sarebbe lunghissimo): quello che doveva essere il primo grande colpo di scena è sostanzialmente telefonato, il momento del treno si poteva evitare in toto, il finale (tranne Biscuits sul monster truck autocostruito) non ha senso. E ancora: servivano proprio i superpoteri (per non parlare di come ci si arriva)? E il visore? All’elenco si possono anche aggiungere: certe ricostruzioni del passato del popolo Choctaw, il superfluo spiegone nella lingua dei segni, il non molto comprensibile né necessario costume e pure quella specie di “esorcismo-guarigione”.

Dal trailer sembrava si essere tornati ai vecchi tempi di Daredevil e Punisher. Umani, botte, armi da fuoco, tono oscuro, violenza. Dal “vietato ai minori” pure. E invece no. Forse era meglio lasciare il ricordo della Maya di Hawkeye.

Kingpin, fortuna tu

Concludiamo con una nota positiva, che poi è il motivo per cui il mio voto non scende molto più in basso: Vincent D'Onofrio/Wilson Fisk/Kingpin (oramai sono un tutt’uno). In breve: tiene in piedi letteralmente la serie. Presenza scenica enorme, non c’è altro da dire. Fortuna tu, Vincent.

Voto: 5

Si parla di

Echo, la nuova serie Marvel su Disney+: bene il trailer, per il resto male e a tratti malissimo

Today è in caricamento