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Lunedì, 29 Aprile 2024

La polemica

Claudio Pizzigallo

Giornalista

The Idol sembra una serie tv fatta apposta per dar ragione ai benpensanti

Lunedì 5 giugno, dopo mesi di attesa, è finalmente uscito su Sky (in contemporanea con l'uscita USA su HBO) il primo episodio della serie tv The Idol, creata da Abel "The Weeknd" Tesfaye, Reza Fahim e Sam Levinson (quest'ultimo già creatore di Euphoria) e che vede la figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, Lily-Rose Depp, nei panni dell'idolo che dà il titolo alla serie.

I lunghi mesi di attesa (le riprese della prima stagione erano state iniziate nel 2021, poi The Weeknd e Levinson hanno voluto rigirare praticamente tutto) sono stati riempiti, soprattutto dopo le proiezioni in anteprima al Festival di Cannes, da notizie e recensioni piuttosto scandalizzate per l'estrema sessualizzazione di Jocelyn, il personaggio di Depp, e in effetti nel primo episodio non sono mancate le scene di nudo esplicito. Ma prima di dire la nostra, raccontiamo brevemente la premessa di The Idol e la trama del primo episodio, intitolato Pop Tarts & Rat Tales (traducibile con "caramelle e codini"). 

The Idol - Lily Rose-Depp

Di cosa parla The Idol

Jocelyn è una cantante pop che è appena uscita da un periodo molto complicato, legato alla morte della madre, che l'ha portata a dover rimandare un tour mondiale e relativo nuovo disco. 

La conosciamo mentre è alle prese con la coreografia del primo singolo del nuovo album. Un balletto molto esplicito, così come le foto per la copertina. In breve, la vediamo a seno scoperto e poi a mimare atti sessuali con un gruppo di ballerini. 

Come se non bastasse, nella villa dove sta lavorando arrivano anche una giornalista di Vanity Fair (da un suo complimento capiamo che forse Jocelyn faceva uno show per bambini da piccola, stile Britney Spears o Miley Cyrus) e soprattutto la notizia che è stata pubblicata anonimamente una foto sessualmente esplicitissima di Jocelyn. 

Ma l'entourage della cantante, di cui fa parte la migliore amica e assistente di Jos, Leia, decide di tenerla momentaneamente all'oscuro, per capire come meglio agire. Quando poi le rivelano della foto, Jocelyn reagisce quasi con indifferenza e la sera va a ballare in un club. 

Ed è qui che avviene l'incontro con Tedros (The Weeknd), dj e proprietario del locale, che in breve la riconosce, va a ballare con lei e la seduce. Poco dopo sono appartati che fanno preliminari e usano droghe. 

Quel che succede dopo lo si può intuire abbastanza facilmente, ma noi ci fermiamo qui per non esagerare con gli spoiler. Se vi abbiamo incuriosito, date uno sguardo al trailer di The Idol.

La nostra critica a The Idol

Il ritardo nella produzione della serie, nonché il motivo per cui molte scene sono state rifatte o aggiunte, è stato - come riportato anche da Il Post - al fatto che la prima regista scelta per dirigere le puntate, Amy Seimetz, aveva dato un taglio "troppo femminista" secondo The Weeknd e Sam Levinson, che invece vogliono che The Idol "faccia arrabbiare tanta gente".

Ma, al di là degli aspetti diciamo squisitamente cinematografici e filosofici della serie, di cui qui su Today.it ha già scritto Giulio Zoppello, ciò che ci ha colpito del primo episodio, alla luce anche delle critiche mosse da chi ha visto la serie a Cannes, è il modo gratuitamente provocatorio in cui nudità e sessualità vengono raccontate e mostrate sullo schermo.

Insomma, in un'epoca in cui i social network bannano profili per un capezzolo (solo se femminile), e anche in assenza di capezzoli non mancano le polemiche (si veda l'ultimo "caso Ferragni"). In un contesto in cui ogni singolo aspetto legato a questi temi viene ponderato attentamente da case di produzione, registi, attori ecc.

In un momento in cui, proprio per evitare i problemi che vengono messi alla berlina nel primo episodio di The Idol con la figura del "manager dell'intimità", di fatto le scene di nudo sono quasi del tutto scomparse dalla tv mainstream.

Ecco, date queste premesse sotto gli occhi di tutti, secondo noi la cosa più sbagliata che potesse fare la HBO, l'ultimo grande player dell'industria televisiva a mostrare ancora scene vietate ai minori, era proprio mandare in onda una serie come questa.

Una serie che sembra scritta e girata apposta per dar ragione ai benpensanti, a chi si scandalizza per ogni centimetro di pelle, a chi vorrebbe una tv sottoposta a regimi stile Nuovo Cinema Paradiso.

Perché altrimenti non si spiega perché stracciare il progetto della prima regista, che voleva raccontare la storia di una ragazza sfruttata da tutti che prova a emergere con le sue forze, per rimpiazzarlo con quello che sembra - ed è stato definito - un soft porno di serie B. 

Se HBO avesse voluto denunciare il perbenismo dilagante, avrebbe dovuto - o potuto - provocare con intelligenza, mettere alla berlina le contraddizioni di un sistema che sfrutta lo sfruttabile ma sta attento all'areola di un capezzolo. 

Invece in The Idol la volgarità è fine a sé stessa, la nudità è gratuita, i personaggi giustificano tutto con motivazioni risibili anziché rivoluzionarie. E temiamo che, alla fine, chi si arrabbierà non sono i moralisti messi nel mirino da The Weeknd e Levinson, ma gli altri, che riconosceranno in The Idol un valido argomento per le ragioni dei benpensanti.

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