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Venerdì, 26 Aprile 2024
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SET-Plan Conference 2014: ecco le priorità per il sistema energetico Ue

Investire sulla mobilità elettrica, sulle fonti rinnovabili, sulle nuove tecnologie e mettere un freno al consumo di suolo e di energie primarie gli obiettivi al 2020

Ridurre il consumo di energia primaria, investire sulle nuove tecnologie, sulle infrastrutture di collegamento per bilanciare la produzione e il consumo nell'Ue e sulla mobilità elettrica sono le 4 priorità che il sistema energetico europeo deve porsi entro il 2020. E' questa l'idea del direttore generale della DG Energia della Commissione Ue, Dominique Ristori, intervenuto ieri nella giornata inaugurale della SET-Plan Conference 2014. L'evento, organizzato dall'Enea nell'ambito del semestre di presidenza Ue dell'Italia, ha chiamato a raccolta a Roma oltre 650 stakeholder del settore energetico europeo.

Sul primo punto, per il commissario Enea Federico Testa, "la cosa più importante da fare è lavorare sull'efficienza energetica". "Non è un lavoro semplice - ha aggiunto Testa - se si pensa ad esempio al settore immobiliare, come lo stesso Ristori ha evidenziato nel suo intervento, allora una cosa è poter operare su nuove costruzioni, altro è farlo pensando al patrimonio storico delle nostre città". Inoltre, ad esempio per le fonti rinnovabili, "che producono flussi aggiuntivi di cassa facilmente bancabili, bisogna invertire il sistema passando da maggiori risorse in cassa a minori costi".

L'aspetto più significativo della strategia per un'energia finalmente a basse emissioni riguarda comunque il ruolo delle tecnologie e, fondamentale, la ricaduta economica sui territori. "Gli investimenti in tecnologie avanzate - ha evidenziato il commissario Enea - hanno ricadute sul territorio fino a 4 volte tanto". Un esempio della capacità di fare da volano degli investimenti in tecnologia arriva dal programma Iter sulla fusione nucleare, dove Testa ha annunciato un prossimo investimento Ue di 400 milioni di euro. "Su Iter l'Enea ha già veicolato per le imprese italiane 964 milioni di euro di commesse. Con una percentuale di partecipazione di aziende piccole, medie e grandi italiane del 12% nel programma le nostre imprese hanno portato a casa ben il 64% delle commesse legate alla ricerca", ha concluso il commissario. (Fonte: Askanews)

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