E' morto Arturo, l'orso polare più triste del mondo
Viveva nello zoo di Mendoza. Da tempo gli ambientalisti aveva chiesto che venisse trasferito in un parco e alla fine il municipio della città argentina aveva detto sì, ma la risposta positiva è arrivata troppo tardi
Arturo, l'ultimo orso polare ancora in cattività in Argentina, ribattezzato il più triste del mondo, è morto all'età di 31 anni nello zoo di Mendoza. Due anni fa gli ambientalisti avevano lanciato una petizione per chiedere che venisse trasferito in un parco e alla fine, qualche giorno fa, il municipio della città aveva deciso di chiudere lo zoo ai visitatori per trasformare l'area in una riserva naturale e di trasferire gli animali in posti più adatti: Arturo - arrivato dagli Stati Uniti 23 anni fa - era destinato ad un parco canadese. Purtroppo, però, la decisione è arrivata troppo tardi: Arturo è morto di vecchiaia. Negli ultimi mesi sono stati una sessantina gli animali morti nello zoo, molti dei quali a causa di infezioni dovute alle cattive condizioni in cui venivano tenuti.
La storia di Arturo. L'orso soffriva di depressione da quando nel 2012, la sua compagna Pelusa è morta. Inoltre, l'orso viveva in un recinto di cemento con una piccola piscina, profonda 50 cm. D'estate le temperature all'interno dello zoo di Mendoza raggiungono temperature altissime, sfiorando i 40 gradi, un caldo insopportabile per un animale che dovrebbe vivere al Polo Nord. Per questo gli ambientalisti aveva intrapreso una battaglia per il suo trasferimento.
Proprio a causa delle alte temperature provocate dal riscaldamento globale la specie degli orsi polari è a rischio estinzione.