rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Ambiente

Consumo suolo, disegno di legge approvato alla Camera ma è polemica

Adesso il testo passa al Senato. Governo soddisfatto; il Movimento 5 Stelle vota contro. "Sono state inserite norme per cementificare più agevolmente le aree agricole", spiega il deputato Massimo De Rosa. Il Forum 'Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori': "Testo controproducente"

Consumare sempre meno suolo sino a raggiungere il traguardo consumo zero entro il 2050, ma anche semplificazioni per la ‪‎rigenerazione‬ delle aree urbane degradate e misure per migliorare la qualità energetica degli edifici. E' questo il fulcro della legge approvata ieri alla Camera con 256 voti favorevoli, 140 contrari e 4 astenuti. A votare contro il Movimento 5 Stelle che ha esposto in aula uno striscione con la scritta: "Basta bugie, stop al consumo di suolo". Il testo ora passa al Senato.

Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che così commenta il primo via libera al disegno di legge: "Una legge di cui il nostro Paese ha davvero bisogno per colmare un gap rispetto agli altri, tutelando la nostra agricoltura, conservando il paesaggio, che è uno dei nostri punti di forza assoluti, e stimolando anche l’edilizia di riuso e la rigenerazione urbana per recuperare aree già occupate e strutture già esistenti. Proseguiamo il percorso intrapreso, in linea con gli impegni che ci siamo assunti anche ad Expo con la Carta di Milano che richiama proprio i Governi a rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo".

Il testo piace anche al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: "L'approvazione in prima lettura del ddl sul Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato rappresenta un passo ulteriore per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico dell'Italia. Le città italiane sono piene di zone riqualificabili e riutilizzabili, specie nelle periferie dove vi sono grandi opportunità di valorizzazione e sviluppo. Il ddl approvato oggi dalla Camera riconosce questo fondamentale principio ed è per questo che sono fiducioso per una positiva e rapida conclusione del suo iter legislativo".

Perchè il decreto legge non convince tutti. I deputati del Movimento 5 Stelle hanno votato contro il provvedimento. "Volevamo mettere un freno e bloccare la cementificazione selvaggia ed inutile del nostro Paese - spiega il deputato Massimo De Rosa - Come al solito, cercare di trovare una soluzione con la maggioranza è stato inutile". "Dall’alto sono calate le modifiche  - continua - e sono state inserite norme per cementificare più agevolmente le aree agricole. Siete riusciti a trasformare la legge che oggi votiamo in una legge che incentiva il consumo di suolo agricolo e deregolamenta la disciplina urbanistica per intere sezioni delle nostre città che definite aree di rigenerazione urbana". "Quello che state facendo con il consumo di suolo, altro non è se non l’ennesima riprova di quella che finora è stata la vostra sola e unica linea politica: difendere gli interessi di pochi, a discapito del bene di tutti", conclude.

L'intervento integrale, in aula, del deputato Massimo De Rosa:

Ma i 'grillini' non sono gli unici a non gioire per l'approvazione. Scontento anche il forum “Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori”, di cui fa parte anche il deputato. Il testo sarebbe "non solo insufficiente a fermare il consumo di suolo nel nostro Paese ma addirittura controproducente", spiega il Forum in una nota pubblicata sul sito. Comitati di cittadini e associazioni hanno sottoposto ai parlamentari una nuova proposta, volta a migliorare in modo sostanziale diversi punti del Ddl ma la proposta è rimasta inascoltata. 

Risultato: il Parlamento sta approvando il testo “incriminato”, sono stati introdotti emendamenti peggiorativi e nuove deroghe e quello che ne sortirà è ben lontano dalle attese delle migliaia di cittadini preoccupati dalla continua perdita di suoli fertili, che sta distruggendo per sempre una risorsa non rinnovabile e che sta mettendo a rischio un territorio già oggetto di grave e progressivo dissesto idrogeologico.

Un po' di numeri sul consumo di suolo. Secondo i dati Ispra, in 25 anni (dall'89 al 2014) sono stati 'occupati' 5.700 chilometri quadrati di suolo, con un aumento dell'1,9% del 'consumo' totale (dal 5,1% al 7%). Il dato però, secondo la testata Altraeconomia, offrirebbe una lettura parziale perchè "non tiene conto dell'orografia del Paese: basta depurare la superficie dell'Italia dal suolo "non consumabile" -quello a quote superiori ai 600 metri, e con pendenze superiori al 10 per cento- per arrivare al 10,8% (è sempre l'ISPRA ad offrire i dati). Inoltre, lungo la fascia costiera della Liguria e delle Marche il consumo medio è già al 40 per cento, e ci sono 20 Comuni in tutto il Paese -in maggioranza nel napoletano e in Pianura Padana- in cui il costruito supera il 56,8%, e tra questi anche due capoluoghi di Regione come Torino e Napoli". "Ecco perché - secondo la testata - gli ultimi emendamenti approvati ieri -che riducono e ridicolizzano la portata della moratoria triennale su nuovi progetti che comportano consumo di suolo fertile- suonano come una beffa".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consumo suolo, disegno di legge approvato alla Camera ma è polemica

Today è in caricamento