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Venerdì, 26 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Ma perché ci piacciono così tanto i reality sulla ricerca dell'amore?

È tornato quel periodo dell'anno in cui un sociologo, una sessuologa e un life coach mettono insieme due persone sconosciute, e sulla carta affini, (per due terzi diversi e per un terzo uguali, mix ideale per la riuscita della coppia perfetta) le fanno sposare alla cieca e vedono se questo particolare esperimento sociale giungerà a buon fine oppure no. Stiamo parlando di Matrimonio a prima vista, il reality sulla ricerca dell'amore che da anni appassiona il pubblico di Real Time che continua, in ogni edizione, a seguire, passo dopo passo, i risvolti amorosi di questi aspiranti sposini perfetti. Ma perché questa tipologia di  reality sulla ricerca dell'amore ci appassiona così tanto? Oltre a Matrimonio a prima vista sono tanti i format che seguono questo filone di "love matching" basta pensare a Love is Blind di Netflix, prodotto in tantissimi pasi al mondo, oppure Too Hot to Handle, sempre della stessa piattaforma di streaming o il classico Primo Appuntamento e 90 giorni per innamorarsi, entrambi di Real Time. L'elenco potrebbe continuare ma tra tutti questi titoli c'è un comune denominatore che li rende tutti potentissime calamite per il pubblico. Qual è? Il fatto che sono in grado di fare quel click sull'empatia delle persone. Non c'è cosa più confortante per un essere umano di sapere che c'è qualcuno alle prese con i suoi stessi problemi e quando si tratta di problemi d'amore l'attenzione diventa ancora più alta. Che il matching vada bene o male non si può non restare affascinati dal percorso emotivo dei personaggi coinvolti, persone normalissime che fanno fatica a trovare l'amore nella vita e che si ritrovano, da adulti, a dover affrontare molte difficoltà amplificate, a volte, da traumi psicologici vissuti attraverso difficili esperienze di vita. 

Ci piacciono così tanto i reality sull'amore perché ci identifichiamo, perché chi più chi meno quei personaggi che vediamo sullo schermo siamo (o siamo stati) anche noi, perché quel fidanzato con comportamenti tossici ce lo abbiamo avuto tutti, così come quell'esperienza da far battere il cuore all'inizio ma poi finita male e gli stessi traumi psicologici che influenzano il modo di rapportarsi all'altro ma chi è che non li ha o non li cela nel proprio subconscio? Ed è così che questo genere di programma ci confrorta da un lato perché vediamo che non siamo i soli ad avere determinati tipi di problemi e ci dà una speranza dall'altro, almeno a tutti quelli che sono ancora alla ricerca dell'anima gemella che, vedendo che l'amore si può trovare ovunque e a qualsiasi età, magari non si perdono d'animo capendo che, a volte, basterebbe davvero poco per trovarlo quel tanto desiderato amore, anche il solo aprirsi e scrollarsi di dosso qualche barriera innalzata, con tanto orgoglio, negli anni. 

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