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Venerdì, 26 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Love, Death & Robots 3 conferma il declino della serie Netflix e della società contemporanea

Italo Calvino alla fine del XX secolo considerava la "rapidità" uno dei valori che l'uomo avrebbe dovuto portarsi dietro nel nuovo millennio. Secondo solo alla leggerezza, per Calvino, il saper essere agili, mobili ed essenziali era un elemento fondamentale del racconto e lo stesso principio di comunicazione "rapida" viene adottato da Love, Death & Robots, la rivoluzionaria serie Netflix che fa della brevità la sua stessa essenza. Composta da tante piccole storie, questa serie animata viene realizzata mettendo insieme i più bei lavori dei migliori animatori del mondo che scelgono, di volta in volta, un tema tra amore, morte e robotica e lo traformano, a libera interpretazione, in un racconto animato sempre profondo e fuori dall'ordinario. Se la prima stagione della serie aveva colpito il pubblico e la critica per la sua creatività e originalità a tratti geniale, le ultime due stagioni di Love, Death & Robots hanno fatto qualche passo indietro, soprattutto la terza, appena debuttata su Netflix con nove nuovi episodi.

Love, Death & Robots 3, che vede anche il debutto alla regia di David Fincher in uno degli episodi, è una deludente continuazione di una serie originariamente geniale che, però, negli anni ha perso il suo estro. Forse perché la società contemporanea sta andando sempre più verso una visione catastrofica e drammatica della vita e dei rapporti umani ma la stagione tre di Love, Death & Robots si gioca tutte le carte con esempi di violenza eccessiva, mostri e atmosfere talmente cupe da non lasciare spazio a quella magia che l'immaginazione di mondi possibili sa dare. Non c'è spazio per la speranza, il sorriso, i colori, universi immaginari affascinanti ed è un po' come se gli ultimi due anni tra guerra e pandemia avessero eliminato ogni traccia di visione positiva del futuro. 

In questo volume 3 di Love, Death & Robots non c'è un episodio che colpisce, che resta nella memoria o lascia un'emozione diversa dall'angoscia e dalla cupezza. Vederla o non vederla non fa tanta differenza, senza nulla togliere alla bellezza delle animazioni sempre più realistiche e ben realizzate ma quello in cui pecca questa stagione è la sceneggiatura degli episodi, la storia, il racconto ed è un peccato per un prodotto di alto livello come Love, Death & Robots da cui ci si aspetta sempre tanto e che questa volta che avrebbe dovuto sorprenderci più del solito, ci ha un po' deluso. 

Voto: 6-

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