Droni sulla Russia: raffica di attacchi, in fiamme una raffineria di petrolio
L'incendio (poi domato) è scoppiato nell'impianto di Kuibyshev. Un morto e due feriti nel distretto di Chernyansky
La Russia colpita di nuovo. Poche ore dopo l'attentato alla Crocus City Hall che ha provocato decine e decine di morti, nella notte sono state incendiate due raffinerie di petrolio nella regione di Samara, mentre un altro attacco con un drone è stato registrato nella regione russa di Belgorod. Secondo il governatore Dmitry Azarov, "nella notte sono stati sferrati attacchi con droni contro raffinerie nella regione" ed è scoppiato un incendio nell'impianto di Kuibyshev.
Il governatore precisa che "non ci sono vittime" e, secondo la Tass, "l'incendio è stato spento". Stando alle notizie della stessa agenzia, le autorità affermano che è stato invece "respinto l'attacco con droni alla raffineria di Novokuibyshevsk", dove - riferiscono - non si registrano danni.
Russian Telegram channels report a drone attack on an oil refinery in Novokuybyshevsk, Samara region, last night.
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) March 23, 2024
Local residents say they heard a loud explosion, then a fire broke out at the refinery. pic.twitter.com/5aTrPiz95H
Il governatore Vyacheslav Gladkov denuncia un altro attacco avvenuto nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina. "Droni hanno attaccato i distretti di Starooskolsky e quello di Chernyansky" ha reso noto via Telegram. "Un civile è stato ucciso e altre due persone sono rimaste ferite nel distretto di Chernyansky". Secondo Mosca dietro gli attacchi ci sarebbe l'Ucraina. Non sembra esserci invece nessun collegamento con la strage alla Crocus City Hall che è stata invece rivendicata dall'Isis.