Cina, assalto in stazione con coltelli e machete: è una mattanza
Un commando di una decina di uomini ha fatto irruzione nella stazione ferroviaria di Kunming con coltelli e machete. Drammatico il bilancio: più di trenta morti e cento feriti. Le autorità: "E' terrorismo"
ROMA - Erano da poco passate le nove di sera, ora locale, quando la stazione ferroviaria della città di Kunming, capoluogo da tre milioni di abitanti della provincia meridionale dello Yunnan, è diventata un infermo. Una decina di uomini armati, totalmente vestiti di nero, ha preso d'assalto la struttura colpendo con machete e coltelli chiunque capitasse a tiro. Drammatico il bilancio finale: trentatré morti e centotrenta feriti.
Alcuni degli ostaggi sono riusciti a pubblicare su Weibo, il twitter cinese, foto degli aggressori o dei morti. Ma i post sono stati rapidamente cancellati dalle autorità.
TERRORISMO - Sono le stesse autorità intanto che hanno accusato i separatisti uiguri del Xinjiang per "l’attacco terroristico organizzato e premeditato" nella stazione di Kunming. "Le prove - hanno fatto sapere gli inquirenti locali - dimostrano che è stata opera di forze separatiste dello Xinjiang".
Quattro dei dieci aggressori sono stati uccisi dalla polizia, un altro è stato arrestato mentre gli altri sono riusciti a dileguarsi.
Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto agli inquirenti di non risparmiare energia nella ricerca dei colpevoli. Intanto la tragica conta dei morti sembra destinata a salire con i medici degli ospedali della zona hanno avuto non poche difficoltà a confermare il numero dei decessi "perché troppo occupati a curare i feriti".