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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Strage di Istanbul, è ancora caccia all'uomo: "28 anni, viene dal Kirghizistan"

E' stato identificato come Iakhe Mashrapov, 28 anni, con passaporto del Kirghizistan. Il passaporto del presunto killer risulta rilasciato dalla repubblica ex sovietica il 21 ottobre scorso, un mese prima del suo arrivo in Turchia, dove è giunto con moglie e figli

Continua la caccia all'uomo in Turchia per assicurare alla giustizia l'attentatore del night club Reina di Istanbul.

E' stato identificato come Iakhe Mashrapov, 28 anni, con passaporto del Kirghizistan. Lo riferisce la tv di stato turca Trt. Il passaporto del presunto killer risulta rilasciato dalla repubblica ex sovietica dell'Asia centrale il 21 ottobre scorso, un mese prima del suo arrivo in Turchia.

La polizia ha annunciato l'arresto di 12 persone sospettate di legami con il killer. Le autorità hanno anche diffuso nuove immagini del presunto attentatore, senza fornire informazioni sulla sua identità o sul luogo in cui sono state girate apparentemente con un telefonino.

Il vice primo ministro turco, Numan Kurtulmus, citato dalla Bbc, aveva spiegato che le autorità erano in possesso delle impronte digitali e di una descrizione di base dell'attentatore, e aveva promesso una "rapida" identificazione del sospetto accusato di avere ucciso 39 persone durante i festeggiamenti per il nuovo anno.

Sulla matrice dell'attacco i dubbi sono ormai pochi. L'attentato è stato rivendicato dai jihadisti del Gruppo dello Stato islamico. "Abbiamo informazioni sulle impronte digitali e sull'aspetto del terrorista. Il passo successivo sarà quello di cercare di identificarlo nel più breve tempo possibile. Speriamo non solo di trovare il terrorista, ma anche le sue connessioni e quelle persone che gli hanno garantito sostengono all'interno e all'esterno del club" Reina, ha detto il vice primo ministro.

Il vice premier Kurtulmus ha confermato otto arresti, ma nella notte almeno altre quattro persone sono state fermate. Le forze speciali hanno compiuto inoltre un'operazione notturna, sostenute da un elicottero, contro un'abitazione nel quartiere di Zeytinburnu, a seguito di una segnalazione. L'attentatore però non era all'interno della casa.

La moglie dell'attentatore, che è stata arrestata nelle scorse ore, avrebbe dichiarato di non sapere nulla dei suoi legami con l'Isis. La famiglia sarebbe arrivata in auto a Konya, nel centro dell'Anatolia, dove avrebbe affittato un monolocale per tre mesi. 

Intanto i media turchi hanno mostrato un video del presunto killer girato apparentemente con un telefonino in una data e in un luogo non identificati.

Attentato a Istanbul, strage in un night club | Foto Ansa

Gli esperti sono concordi sul fatto che la dinamica dell'attentato faccia pensare a un uomo ben addestrato all'uso delle armi. La polizia turca sta cercando di determinare con certezza la sua reale appartenenza all'Isis, che ha rivendicato l'attacco di domenica, durante il quale sono stati sparati da 120 a 180 colpi.

Numerose persone sono rimaste vittime di un colpo alla testa, secondo i media turchi che citano i risultati delle prime autopsie. "Ripenso a quei momenti, non posso cancellarli dalla mia memoria. La gente in preda al panico, il sangue, il rumore degli spari", ha raccontato all'Afp un sopravvissuto franco-turco, Yusuf Kodat.

"Il pericolo persiste", ha scritto da parte sua l'editorialista Abdulkadir Selvi sul quotidiano Hürriyet. "Fino a quando questo terrorista non sarà fermato, non sapremo quando e dove un massacro potrà ancora avvenire".

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