rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Scenari di guerra / Ucraina

La Nato risponde a Mosca: "Pronti ad ascoltare, ma non tradiamo i nostri principi"

Il segretario generale Jens Stoltenberg chiede alla Russia di "procedere a un'immediata de-escalation". Si cerca il dialogo ma "siamo anche preparati al peggio"

"La linea della Nato è difensiva, ma non scendiamo a compromessi sui nostri principi". Interviene così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in merito alla delicata situazione in Ucraina. Nel corso di una conferenza stampa Stoltenberg ha ribadito l'invito alla Russia di "procedere a un'immediata de-escalation. Esortiamo la Russia a ritirare le forze dispiegate in Ucraina, Georgia e Moldavia".

La consapevolezza è quella che "le tensioni stanno aumentando", come ammette lo stesso Stoltenberg. La Russia "continua il suo assembramento militare e vediamo piu' truppe non solo attorno all'Ucraina e in Ucraina ma anche in Bielorussia dove ha dispiegato migliaia di soldati, aerei, sistemi di difesa e altri equipaggiamenti".

Il rappresentante della Nato insiste sul dialogo e sul confronto, ma allo stesso tempo non intende cedere il passo. C'è il sì a una via diplomatica, ma si rimanda al mittente la richiesta di Mosca di porre il veto ai Paesi dell'Est che vogliono entrare nella Nato, a iniziare proprio dall'Ucraina. "Crediamo fermamente - dice Stoltenberg  - che le tensioni e i disaccordi debbano essere risolti attraverso il dialogo e la diplomazia, non con la forza. Quindi oggi la Nato ha trasmesso le proposte alla Russia. Lo abbiamo fatto in parallelo con gli Stati Uniti".

E la parola dialogo torna."La Russia ha tagliato i suoi rapporti diplomatici con la Nato e questo rende il dialogo più difficile - dice Stoltenberg -. Dovremmo ristabilire i nostri rispettivi uffici a Mosca e a Bruxelles. Dovremmo anche fare pieno uso dei nostri attuali canali di comunicazione da militari a militari per promuovere la trasparenza e ridurre i rischi e cercare anche di creare una linea di comunicazione civile per le emergenze. Siamo pronti ad ascoltare le preoccupazioni russe", ma occorre che Mosca rispetti "il diritto di ciascuna nazione a scegliere il proprio sentiero". Da qui l'invito agli alleati e alla Russia "a sedersi per un confronto serio al tavolo. Ma ovviamente mentre speriamo e lavoriamo per una buona soluzione, per la riduzione dell'escalation, siamo anche preparati al peggio".

Gli Usa: "Siamo pronti in tutti i casi"

Dall'altro capo del mondo, per gli Stati Uniti parla il vicesegretario di Stato Wendy Sherman. Gli Usa pensano che la Russia possa aggredire militarmente l'Ucraina "forse" entro la metà di febbraio, e l'ambasciata americana a Kiev esorta i connazionali a "considerare di partire subito" dal Paese. "Sta alla Russia decidere la risposta, noi siamo pronti in entrambi i casi (sia di de-escalation che di attacco ndr)", dice Blinken.

Le paure delle banche

Intanto però crescono i timori per la situazione incandescente. La Banca centrale europea ha avvertito gli istituti di credito europei con una significativa esposizione in Russia di prepararsi all'imposizione di sanzioni internazionali contro Mosca nel caso in cui dovesse invadere l'Ucraina. L'avvertimento della Bce, scrive il Financial Times, che supervisiona 115 delle più grandi banche della zona euro, arriva il giorno dopo l'avvertimento Usa di "conseguenze enormi" se la Russia dovesse invadere l'Ucraina. Le sanzioni aumenterebbero i rischi per le banche internazionali con un'ampia esposizione in Russia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Nato risponde a Mosca: "Pronti ad ascoltare, ma non tradiamo i nostri principi"

Today è in caricamento