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Lunedì, 29 Aprile 2024
Un paese allo sbando / Ecuador

Il politico ucciso a pochi giorni dalle elezioni da due sicari in moto

Si tratta di Pedro Briones, esponente del partito di sinistra dell'ex presidente Rafael Correa, Revolucion Ciudadana

A pochi giorni dal voto per eleggere il nuovo presidente (si vota domenica 20 agosto), non si placa la violenza in Ecuador. Dopo l'omicidio del candidato centrista alla presidenza, Fernando Villavicencio, è stato ucciso anche Pedro Briones, esponente del partito di sinistra dell'ex presidente Rafael Correa, Revolucion Ciudadana. A quanto si è appreso finora, Briones è stato ucciso il 14 agosto scorso a Esmeraldas, città del nord dell'Ecuador, da due sicari in motocicletta che gli hanno teso un agguato di fronte alla parrocchia San Mateo. Secondo quanto riferiscono le autorità, Briones è deceduto prima ancora di raggiungere l'ospedale Delfina Torres de Concha, dove gli sono state riscontrate due ferite d'arma da fuoco.

Non ci sono sospettati e non è chiaro al momento quale sia stato il movente. L'ex presidente Correa ha condannato l'omicidio di Briones con un messaggio sui social in cui dice "Basta!" agli omicidi politici. Anche la candidata di Revolucion Ciudadana alla presidenza, Luisa Gonzalez, ha condannato l'omicidio affermando che "l'Ecuador sta vivendo la sua epoca più sanguinosa" e che "lo Stato è controllato dalle mafie".

Nel 2022 in Ecuador è stato registrato il più alto tasso di morti violente della storia del Paese, 25,32 ogni centomila abitanti. Nella maggioranza dei casi si tratta di episodi associati alla criminalità organizzata e al narcotraffico: negli ultimi anni l'Ecuador è diventato il principale corridoio della cocaina diretta in Europa e in nord America.

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