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Domenica, 28 Aprile 2024
Il primo caso / Russia

"Sono estremisti Lgbt": dipendenti di un gay club arrestati in Russia

La polizia russa ha arrestato due dipendenti di un locale gay di Orenburg: il direttore artistico Aleksander Klimov e la manager Diana Kamilyanova. Sono accusati di sostenere "le opinioni e le attività dell'associazione internazionale Lgbt"

La Russia dichiara guerra agli "estremisti Lgbt". La polizia ha arrestato due dipendenti del "Pose", un club gay di Orenburg, la gestrice e il direttore artistico. Si tratta del primo caso aperto in nome del reato penale di estremismo di stampo Lgb. Nei giorni scorsi l'attivista ultraconservatrice Ekaterina Mizulina, sorella di Elena, l'allora deputata che aveva firmato la legge contro la propaganda gay di fronte ai minori, aveva anticipato l'apertura del caso.

Come comunicato dal tribunale del distretto centrale di Orenburg: l'arresto è stato confermato fino al 18 maggio. Nei documenti il tribunale russo definisce le due persone arrestate come "individui con orientamento sessuale non tradizionale" e le accusa di "sostenere le opinioni e le attività dell'associazione internazionale Lgbt bandita nel nostro Paese". I due, se venissero giudicati colpevoli "di aver organizzato attività estremiste", rischiano una condanna fino a 10 anni di reclusione.

Le persone finite in manette sono Aleksander Klimov, direttore artistico del locale e accusato di aver selezionato gli artisti drag per esibizioni, e Diana Kamilyanova, la manager che invece si sarebbe occupata di riprendere le esibizioni. La Corte suprema lo scorso novembre aveva inserito il non esistente movimento internazionale Lgbt nell'elenco delle organizzazioni estremiste. Da allora sono stati aperti solo casi amministrativi.

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